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Non cascateci: non è la meraviglia che vi raccontano su Instagram e TikTok

Sui social, Chongqing, metropoli nel sud della Cina, si è configurata come una delle nuove mete del turismo internazionale: la realtà della città, però, è molto diversa da TikTok e Instagram, soprattutto per i problemi strutturali della megalopoli.
A cura di Arianna Colzi
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Chongqing
Chongqing

Su Instagram e TikTok tantissimi creator hanno iniziato a realizzare contenuti che riguardano Chongqing, una città che si trova nel sud ovest della Cina. Si tratta di una metropoli tentacolare in mezzo a una regione collinare: è conosciuta in tutto il mondo, soprattutto grazie ai social, per il suo labirinto di grattacieli e palazzi che la fanno assomigliare a una location in stile Blade runner, tanto che in molti l'hanno soprannominata "città cyberpunk". Tuttavia, nonostante molti turisti internazionali siano incuriositi dalla città, la realtà non è come sembra.

Perché Chongqing non è la città dei sogni

Jackson Lu, creator cinese noto anche come @journeyofjackson, ha raccontato in un video come sia difficile vivere in una città simile. In un video che ha collezionato oltre 15 milioni di visualizzazioni, Jackson spiega perché spostarsi con i mezzi a Chongqing può essere difficilissimo. Inizia filmando la sua discesa dal suo appartamento al 18° piano, che non ha ascensore. Sorprendentemente, non ci vuole così tanto tempo come ci si potrebbe aspettare, perché il "piano terra è in realtà al 12esimo piano". Camminando su una passerella, rivela diversi appartamenti sottostanti, i cui residenti devono arrampicarsi per poter sfruttare la luce del sole. Jackson si dirige poi verso la stazione della metropolitana, che "sembra un rifugio di Fallout", prima di fare il giro della città su una rotaia sopraelevata che "sembra un giro sulle montagne russe".

@journeyofjackson

In Chongqing, we really love putting things in strange places and we can never tell which floor we’re on #chongqing #重庆 #chongqingtravel

♬ original sound – Jackson

Chongqing è costruita su vari livelli, al punto che il pianoterra per come lo intendiamo in Italia non esiste: perché, come racconta sempre Jackson Lu, ognuno di questi livelli è il pianoterra di un altro livella e così via, in un gioco di illusioni ottiche continuo. Per esempio una piazza sul livello della strada, in realtà si trova al 22esimo piano di un edificio. Tra il 1937 e il 1946 Chongqing diventa il centro politico, economico e culturale del Paese. La città divenne un rifugio per i civili in fuga dal conflitto, per i soldati, per il personale militare e per i funzionari governativi, il che contribusce alla sua crescente densità di popolazione. Nel 1997 Chongqing è stata riconosciuta come municipalità, garantendole una maggiore autonomia amministrativa e portando a una rapida urbanizzazione.

Oggi, la popolazione dei quartieri centrali è circa 20 volte superiore a quella che viveva prima della guerra. Ora ospita oltre 30 milioni di persone, il che la rende una delle città più grandi e più densamente popolate del mondo. La domanda di spazio da parte degli abitanti, guidata dall'esplosiva crescita economica e dall'urbanizzazione, ha portato a un boom edilizio che ha fatto schizzare in alto lo skyline della città, soprattutto nell'ultimo decennio. La città vanta 298 grattacieli alti più di 100 metri e 26 edifici che superano i 200 metri, collocandosi al 15esimo posto a livello internazionale per numero di grattacieli e al sesto nella Cina continentale. Per contestualizzare questo dato, attualmente a Londra ci sono solo 12 torri che superano i 200 metri. A causa di questa disposizione unica, molte persone, soprattutto i turisti, faticano a trovare il piano terra.

Oltre al problema legato all'urbanizzazione e alla densità di popolazione, Chongqing è una delle città più inquinate al mondo: la qualità dell'aria è una delle peggiori di tutto il pianeta insieme a Mosca, Bangkok, Istanbul e altre città cinesi come Tianjin e Wuhan. Una serie di problematiche che non la rendono non la meta turistica dei sogni, come vediamo sui social

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