Niente foto al Monte Fuji: come una città del Giappone si difende dall’invasione dei turisti
Il turismo di massa sta diventando un problema diffuso in tante parti del mondo. Proprio nei giorni scorsi a Venezia è entrato in vigore il ticket d'ingresso che il sindaco Luigi Brugnaro e la sua Giunta hanno voluto introdurre per regolare le ondate di turisti che affollano le strette calli della città. Anche se per adesso si tratta di una sperimentazione che durerà fino alla fine di luglio, questa normativa è uno dei modi per evitare un sovraffollamento deleterio per l'equilibrio delle città, soprattuto quelle non troppo grandi. Un problema che riguarda, ormai da decenni, anche la Costiera amalfitana e i suoi paesi, presi d'assalto da visitatori desiderosi di cogliere (e immortalare) gli scorci mozzafiato. Negli ultimi giorni anche il Giappone ha scelto di correre ai ripari, tutelando una città assediata dai turisti per via di uno dei suoi punti panoramici con vista sul Monte Fuji.
Il Giappone "oscurerà" il Monte Fuji
Per difendersi dal turismo di massa le autorità del Giappone hanno scelto di oscurare la vista del Monte Fuji. I residenti di Fujikawaguchiko, città nei pressi dell'iconica montagna giapponese, sono esasperati per via dei troppi turisti che affollano la loro città in cerca del punto perfetto per scattare una foto. Lamentano soprattutto una generale maleducazione da parte dei turisti, con macchine parcheggiate in posti improbabili e una grande mole di rifiuti gettati a terra. Non sono mancate anche persone che si arrampicano sui tetti pur di ottenere una foto.
La barriera anti foto
In città il parcheggio di un semplice supermercato è stato preso d'assalto perché offre una visuale davvero particolare, con il punto vendita che si staglia contro il celebre Monte Fuji: un posto ideale per una photo opportunity. La risposta del Governo giapponese non si è fatta attendere, con una grande barriera che verrà eretta per impedire la visuale dalla città. La costruzione della rete, che avrà una lunghezza di 2,5 m e 20 m di larghezza, inizierà nei prossimi giorni. Ovviamente l'idea della rete arriva dopo diversi tentativi di scoraggiare i turisti dal compiere atti vandalici: erano stati apposti cartelli stradali e la polizia locale aveva intimato di prendere provvedimenti, ma nulla ha scoraggiato i visitatori in cerca di una foto.
Il boom turistico del Giappone
Questo provvedimento si colloca all'interno di uno scenario che vede il Giappone alle prese con un boom turistico notevole. Per tornare al ticket di Venezia, anche sul Monte Fuji, metà di escursioni e scalate, sarà introdotto una sorta di biglietto, dal costo di circa 10 euro, per cercare di limitare l'affollamento che poi si genera in vetta. Più turisti, infatti, significa anche un peggioramento delle condizioni della montagna in termini di rifiuti gettati sul sentiero e molto altro. Sul sentiero Yoshida, uno dei principali, non potranno esserci più di 4mila persone in contemporanea. Vedremo se tutte queste misure scoraggeranno i turisti.