Natale in tavola: i dolci tipici che si mangiano da nord a sud durante le festività
Pranzi con gli amici, cene in famiglia, aperitivi con i colleghi: durante le festività natalizie la maggior parte del tempo lo si trascorre a tavola! Sono sicuramente giornate in cui le tentazioni, dal punto di vista culinario, non mancano: fanno la loro comparsa tante pietanze della tradizione, tutte diverse da nord a sud del paese.
In Puglia non possono mancare le cartellate
Le cartellate sono un dolce natalizio tipico pugliese. La forma tondeggiante rappresenterebbe l'aureola di Gesù Bambino oppure potrebbe essere un rimando alla corona di spine della crocifissione. La pasta viene avvolta su se stessa e come accartocciata, fino a ottenere una forma che somiglia a quella di una rosa. Le cartellate hanno un sapore inconfondibile, dato dal vincotto con cui vengono bagnate, unito al miele. Alcune testimonianze di questi dolcetti si trovano già in un documento del Settecento a firma delle suore benedettine di un convento di Bari.
In Campania non è Natale senza struffoli
In Campania non è Natale, se non si portano in tavola gli struffoli. Ogni famiglia conserva gelosamente la ricetta di questo dolce tipico, che di casa in casa può presentare piccole variazioni dal punto di vista degli ingredienti, degli aromi, della forma. Si tratta di palline aromatizzate all'anice e agli agrumi, fritte e poi ricoperte di miele, canditi, codette colorate, piccoli confettini. C'è chi li serve assemblandoli (quando sono ancora caldi) a forma di piramide, chi preferisce una forma a corona. Versioni simili vengono servite in Molise, Umbria, Lazio, Abruzzo e marche (col nome di cicerchiata).
Pandoro del Veneto o panettone della Lombardia?
È l'eterna diatriba natalizia: durante le festività ci si divide in team pandoro e team panettone. I due lievitati sono entrambi simboli natalizi per eccellenza, immancabili sulle tavole e ognuno ha la sua preferenza. Il pandoro è un'invenzione del pasticcere veronese Domenico Melegatti. Viene realizzato dall'Ottocento sempre nella caratteristica forma a piramide tronca con 8 punte. Il panettone ha una storia ancora più antica, perché è nato in età medievale. A Milano si è soliti conservare una fetta di panettone per mangiarlo il giorno di San Biagio, il 3 febbraio.
Il mistero dell'origine del torrone
Il torrone è molto consumato sulle tavole natalizie da nord a sud Italia: sì, ma chi lo ha inventato? Le origini di questo dolce non sono chiare, ma sicuramente sono molto antiche. Per qualcuno, ha fatto la sua comparsa nel Quattrocento, in occasione della cena per il matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti. Il nome sarebbe un omaggio al Torrazzo, la grande torre del Campanile della città cremonese. La seconda ipotesi è che sia nato a Benevento.
Chi ha dato il nome al parrozzo abruzzese
Il parrozzo abruzzese è un "pane rozzo" che viene preparato durante le festività natalizie. Ne era molto goloso Gabriele D'Annunzio e pare anzi che sia stato proprio lui a dargli questo nome. È stato inventato nel 1920 da un pasticciere di Pescara, appunto come versione dolce del pane di mais. Viene infatti ricoperto di cioccolato fondente, il cui colore contrasta col giallo della parte interna.