Morrea, il “borgo fantasma” in Abruzzo che custodisce la storia di un eroe
Morrea è una frazione del comune di San Vincenzo Valle Roveto in provincia di L'Aquila, in Abruzzo. Il borgo, oggi disabitato, custodisce arte, cultura e racconta una storia di Resistenza. Ecco cosa c'è da sapere su questo luogo e cosa visitare.
La storia di Morrea
Giuseppe Testa, soprannominato Peppino, è stato un eroe partigiano. La sua storia si intreccia con quella del borgo di Morrea, una comunità di montanari, legata a tradizioni secolari. Il piccolo borgo, apparentemente anonimo, diventa un luogo strategico durante la Seconda Guerra Mondiale. La Valle Roveto, occupata dai tedeschi, è il posto da cui i soldati in trincea attingono grano, patate, formaggio per la loro prima linea. Nel frattempo, però, la fortezza medievale è anche luogo di rifugio per i militari evasi dal campo di prigionia di Avezzano. Il comitato di accoglienza è guidato da Don Savino che chiama a raccolta i compaesani Ugo Gemmiti, Pietro Casalvieri e il 19enne Giuseppe Testa. I quattro giurano di proteggere i profughi "per la vita e per la morte".
Una storia di Resistenza che viene sporcata da un tradimento. Giovanni, uno dei rifugiati, denuncia l'intero paese ai tedeschi e da quel momento iniziano interrogatori durissimi e rastrellamenti. A pagare il prezzo più alto sarà Peppino. Il ragazzo, sottoposto a torture e umiliazioni, non rivelò mai nulla dei suoi compagni. Venne condannato a morte il 16 maggio del 1944 e si racconta che le sue ultime parole furono: "La vostra divisa disonora l'uomo".
Cosa visitare
Il borgo di Morrea, arroccato sulle montagne, è un luogo fuori dal tempo che regala panorami meravigliosi. Passeggiare tra i vicoli deserti significa entrare in un'altra dimensione. Le case, strette l'una accanto all'altra, si abbracciano per resistere allo scorrere dei giorni e alle calamità naturali. Morrea si può visitare sia d'estate che d'inverno e dal piazzale d'ingresso del paese è possibile godere di un magnifico belvedere.
All'interno del castello Piccolomini si conserva una coorte e un loggiato in buone condizioni. Morrea, però, è un piccolo tesoro che è ormai sulla via dell'abbandono, in molti si stanno battendo per progetti di restauro per il futuro di questo territorio.