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Lisbona, stop agli affitti brevi nelle zone residenziali: la proposta dei cittadini

Lisbona è da anni vittima dell’overtourism ma ora i locali hanno deciso di ribellarsi: ecco cosa stanno facendo per dire stop agli affitti brevi nelle zone residenziali.
A cura di Valeria Paglionico
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L'overtourism è un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante che sta rivoluzionando in modo drastico lo stile di vita degli abitanti delle mete turistiche del momento. Le città d'arte e le capitali europee, in particolare, da qualche anno a questa parte vengono letteralmente prese d'assalto dai viaggiatori internazionali, tanto che i centri storici e i quartieri iconici sono stati trasformati in vere e proprie "macchine da soldi". Se da un lato le attività commerciali ne beneficiano, dall'altro i residenti si ritrovano di fronte ad aumenti spropositati sia quando si parla di spesa quotidiana che di immobili. A Lisbona, però, i cittadini hanno deciso di ribellarsi e di lanciare una petizione per dire basta agli affitti brevi nelle zone residenziali.

Perché Lisbona vuole ribellarsi all'overtourism

Lisbona è una delle città europee che sono state letteralmente trasformate dall'overtourism ma i locali hanno deciso di ribellarsi al fenomeno. È nato un Movimento di attivisti per il diritto alla casa che chiede un referendum sul divieto di affitti brevi nelle zone residenziali della città. Il dettaglio che viene sottolineato è molto semplice: la città vive da anni degli incredibili rincari nel settore immobiliare ma adesso il costo delle abitazioni sta superando di gran lunga la media degli stipendi. Cosa significa nella pratica? Che i residenti non possono permettersi una casa né in affitto, né di proprietà. Come se non bastasse, si contano sempre più b&b, cosa che aumenta il senso di insicurezza e poca familiarità dei pochi locali rimasti.

Cosa potrebbe succedere dopo il referendum

Gli attivisti al momento hanno raccolto oltre 6.600 firme tra residenti e persone che hanno lasciato la capitale a causa del caro affitti e sono in procinto di presentare la petizione ai funzionari locali. Il leader del gruppo, Raquel Antunes, ha dichiarato: "Gli affitti a breve termine occupano la maggior parte dello spazio abitativo nel centro storico di Lisbona. Dobbiamo mettere un freno a questa situazione". Se i tribunali competenti accettassero la proposta dello stop agli affitti brevi nelle zone residenziali, Lisbona diventerebbe il simbolo della lotta al turismo eccessivo, la prima città a fare qualcosa di pratico per dire addio ai rincari provocati dal fenomeno. L'obiettivo, però, non è rendere la città inaccessibile ai turisti, quanto piuttosto tenere fuori dalle dinamiche del settore i quartieri residenziali.

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