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L’Eurovision 2022 parte dalla Venaria Reale: storia della reggia alle porte di Torino

L’inaugurazione dell’Eurovision Song Contest 2022 ha rivelato al mondo intero la bellezza della Venaria Reale di Torino: la storia di un capolavoro italiano dell’architettura e del paesaggio, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
A cura di Clara Salzano
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L'Eurovision 2022 inaugura alla Reggia di Venaria - Credit Dario Fusaro_Gardens
L'Eurovision 2022 inaugura alla Reggia di Venaria – Credit Dario Fusaro_Gardens

Un lungo tappeto turchese di circa 200 metri, il Turquoise Carpet, nei giardini della storica Venaria Reale ha dato inizio all'Eurovision Song Contest 2022. Le quaranta delegazioni di artisti, che partecipano all'importante kermesse, hanno sfilato nel Gran parterre juvarriano alle porte di Torino rivelando al mondo intero un capolavoro italiano dell’architettura e del paesaggio, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Dalla Reggia ai Giardini, guida al complesso monumentale barocco alle porte di Torino.

La Reggia della Venaria
La Reggia della Venaria

La storia della Venaria Reale

Con il titolo di Venaria Reale si identifica il complesso monumentale alle porte di Torino che comprende l'antico borgo cittadino, la magnifica Reggia barocca con i suoi Giardini, il Parco La Mandria con l’omonimo Castello immerso nei boschi. Il complesso rappresenta uno dei più significativi esempi dell’architettura e dell’arte del XVII e XVIII secolo.

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Istituita per volontà del duca Carlo Emanuele II di Savoia alla metà del Seicento, la Venaria Reale risale nasce come residenza “di piacere e di caccia per la corte sabauda. La realizzazione affidata all’architetto di corte Amedeo di Castellamonte fu il risultato di un'imponente operazione urbanistica senza precedenti per lo Stato sabaudo che creò una nuova città in quello che era prima un sito principalmente di caccia.

Gli scenografici Giardini della Venaria Reale
Gli scenografici Giardini della Venaria Reale

Attorno ad un unico asse di simmetria sorse il borgo, il palazzo con i suoi giardini e i boschi di caccia, oggi corrispondente al Parco La Mandria, in cui la Reggia di Diana costituiva il fulcro di una scenografia architettonico-ambientale tra le più belle d'Europa. Con Vittorio Amedeo II primo re sabaudo, nel Settecento si iniziarono i lavori del palazzo. Il progetto fu affidato all'architetto Filippo Juvarra che realizzò nei modi dell’architettura francese del tempo quella che veniva definita nella metà del Settecento dai viaggiatori francesi come “la più grande e importante residenza di campagna del Re”.

Visita alla Reggia con i suoi Giardini

La Venaria Reale si estende su una superficie di 80.000 metri quadri che comprendono l'edificio monumentale della Reggia e i 60 ettari di Giardini, oltre l'antico borgo di Venaria e i 3.000 ettari del Parco della Mandria. L'immenso complesso monumentale alle porte di Torino è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997 e restituito all'antico splendore settecentesco nel 2007, dopo anni di abbandono e un lungo restauro.

La Galleria Grande  della Reggia della Venaria
La Galleria Grande  della Reggia della Venaria

Biglietti e orari per visitare la Venaria Reale

Oggi la Venaria Reale, con la Sala di Diana, le Scuderie Juvarriane, la maestosa Galleria Grande e la Cappella di Sant’Uberto, la Corte d’onore, la Fontana del Cervo e gli scenografici giardini, rappresenta un grande progetto culturale permanente aperta a tutti. Per visitare si acquista un biglietto intero di 16 euro che comprende l'accesso alla Reggia e i Giardini, aperti dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 17 e sabato, domenica e festivi fino alle 18,30. Per il Castello della Mandria necessita un biglietto dedicato al costo di 8 euro.

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