Le mete turistiche da evitare nel 2024

Alcune delle mete più apprezzate dai viaggiatori sono state sconsigliate. Il motivo? Non una questione di sicurezza personale, ma l'impossibilità di questi luoghi di sostenere un massiccio apporto di turisti. Fodor's Travel ha pubblicato una "Go & No List", elencando le mete dove andare e non andare per le vacanze 2024. "The No List non è una raccolta di luoghi che insultiamo, ma una dichiarazione di luoghi che veneriamo. Si concentra su tre principali aree di impatto turistico: overtoursim, produzione di rifiuti e qualità e sufficienza dell'acqua, che danneggiano non solo le destinazioni stesse, ma anche le comunità locali che fanno affidamento su di esse".
I luoghi dove non non andare nel 2024
Al primo posto tra destinazioni turistiche da evitare c'è Venezia, che da anni deve gestire un eccesso di turismo che la sta deteriorando. Un piano di gestione non è stato ancora elaborato, come non lo è stato fatto per Atene, le cui masse hanno provocato danni all'Acropoli e ad altri monumenti della città, come il Partenone, l'Eretteo e i Propilei, che hanno visto un aumento record di visitatori, circa 17mila persone al giorno, un numero decisamente eccessivo.

Dalla scalata sul monte Fuji al deserto cileno
La scalata del monte Fuji è tra le attività più apprezzate dagli escursionisti, purtroppo però i visitatori non ne riconoscono i rischi e gli effetti dannosi. Lungo il percorso vengono abbandonate scie di rifiuti e molti visitatori scelgono di non pagare la quota volontaria di circa 10 euro che aiuta a garantire la sicurezza e la conservazione di questa suggestiva attrazione giapponese. La mancanza di consapevolezza ambientale sta deteriorando anche il San Gabriel Mountains National Monument in California, un luogo che invece sarebbe considerato un'oasi ambientale.

La Baia di Ha Long, patrimonio mondiale dell'UNESCO dal 1994 è una delle più popolari destinazioni turistiche del Vietnam. Le 1.600 isole su acque verde smeraldo hanno attirato oltre 7 milioni di persone nel 2022, e si prevede che la cifra raggiungerà gli 8 milioni e mezzo nel 2023. Nel corso della crociera in barca non è raro imbattersi in bottiglie e sacchetti di plastica e rifiuti legati alla pesca, oltre alle strisce di olio derivanti dalla navigazione turistica.

Il deserto di Atacama, in Cile è sponsorizzate come una delle più belle risorse naturali del Paese, "ma questo è in contrasto con il modo in cui viene gestita la preservazione ambientale del deserto", ha affermato la guida turistica. Questo deserto, infatti, viene anche utilizzato come discarica per smaltire gli avanzi del fast fashion.

Le acque del lago Superiore e del fiume Gange
Il Lago Superiore è il lago d'acqua dolce più grande del mondo. Chiamato gichi-gami , "grande mare", dagli Ojibwe per la sua vastità e le sue onde massicce, sta affrontando problematiche relative al massiccio consumo di pesce e all'inquinamento, il riscaldamento, infatti, sta favorendo la fioritura di alghe. Parchi nazionali e altre aree naturali stanno registrando un’impennata del turismo, mettendo a dura prova l’ambiente e le comunità locali. Anche il fiume Gange, in India, sta vivendo ulteriori crisi a causa della nuove frontiera del turismo di lusso, le crociere fluviali, che compromettono ancora di più un luogo già ricco di problematiche, quali l'inquinamento e la portata ridotta, elementi che mettono a rischio la sopravvivenza dei deflini fluviali.

Al largo della costa del Golfo della Thailandia si trova la popolare destinazione di Koh Samui. I viaggiatori adorano le sue bellissime spiagge bordate di palme e i suoi resort di lusso, un fenomeno, però che ha fatto emergere un grosso problema, quello della carenza di acqua dolce, consumata per il 70% dall'ingente turismo.
