Le location di Fuochi d’artificio, dove è stata girata la fiction Rai in Piemonte

Suspence, avventura, coraggio, amicizia, desiderio di libertà: c'è tutto, in "Fuochi d'artificio", la fiction Rai ambientata nel periodo della Resistenza e della liberazione del nostro Paese dall'occupazione nemica. La serie è tratta dal libro omonimo di Andrea Bouchard: diretta da Susanna Nicchiarelli, scritta da Marianna Cappi e da Susanna Nicchiarelli con la collaborazione di Andrea Bouchard. È la storia di Marta (Anna Losano), Davide (Luca Charles Brucini), Sara (Carlotta Dosi) e Marco (Lorenzo Enrico). I quattro amici adolescenti decidono di aiutare in segreto i partigiani, contro i nazisti e i fascisti della valle, assumendo il nome di Sandokan, il loro eroe preferito. La storia si svolge sulle Alpi piemontesi e proprio lì è stata girata, in diversi comuni montani.
Le location della serie in Piemonte
La storia è ambientata in Piemonte e qui è stata girata, per intero. Grande protagonista è la Val di Susa e compaiono diversi comuni alpini. Parte delle riprese hanno coinvolto il Forte di Exilles: qui è stato ricostruito un comando nazista. Si trova nell'omonimo comune in provincia di Torino ed è non solo uno dei monumenti più antichi della Val di Susa, ma anche uno dei più importanti sistemi difensivi del Piemonte. La sua storia difensiva comincia nel lontano 1155: il forte fu disarmato nel 1915 e perse definitivamente ogni funzione militare nel 1943, quando i militari lo abbandonarono definitivamente.

Ci sono poi il centro storico del comune di Exilles, il centro storico di Oulx: qui è stato allestito il set per girare le scene ambientate nella casa dei nonni della protagonista Marta. Ci sono poi Rochemolles frazione di Bardonecchia, Cesana Torinese, i comuni di Pragelato, Susa, Usseaux e Sestriere.

Il significato dei luoghi scelti per la serie
Come si legge nelle note di regia, questi luoghi si sono rivelati la scelta giusta per accompagnare al meglio le vicende dei protagonisti, le loro avventure. Servivano spazi suggestivi, che potessero fare da sfondo a questa storia così avventurosa, con protagonisti dei ragazzi desiderosi di riabbracciare i propri cari in un'Italia finalmente libera, non più in guerra.

Si legge:
L’ambientazione nelle montagne piemontesi poi è una cornice estetica favolosa per l’avventura di questi ragazzi: i percorsi, la paura dei lupi, le biciclette, i rifugi, il fiume e le chiesette abbandonate assieme alla fattoria dei nonni e il famigerato Forte diventano nella vicenda una cornice estremamente suggestiva, a tratti incantata.