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Le location della serie su Guglielmo Marconi: i luoghi in Emilia Romagna e nel Lazio

Lunedì 20 e martedì 21 maggio va in onda su Rai 1 la serie “Marconi-L’uomo che ha connesso il mondo”: dov’è stata girata la serie con Stefano Accorsi e Nicolas Maupas.
A cura di Arianna Colzi
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Stefano Accorsi nei panni di Gugliemo Marconi
Stefano Accorsi nei panni di Gugliemo Marconi

Lunedì 20 e martedì 21 maggio va in onda su Rai 1 Marconi-L’uomo che ha connesso il mondo, la miniserie dedicata alla vita e alle straordinarie scoperte di Guglielmo Marconi, interpretato da Nicolas Maupas da giovane e da Stefano Accorsi da adulto. La fiction va in onda in occasione dei 150 anni dalla nascita dello scienziato che ha inventato il telegrafo senza fili e la radio. La serie è girata tra l'Emilia Romagna, regione di cui Marconi è originario, e il Lazio, dove il premio Nobel trascorse gran parte della sua vita. Il panfilo Elettra, grande nave di 27 metri in cui Marconi lavora e vive per anni insieme alla sua famiglia, non esiste più ed è stato ricostruito in studio: il modello è lungo 27 metri.

Stefano Accorsi con l'attrice che interpreta una delle figlie di Marconi nella serie
Stefano Accorsi con l'attrice che interpreta una delle figlie di Marconi nella serie

Dove è stata girata la fiction Rai su Marconi

Le riprese di Marconi-L'uomo che ha connesso il mondo si sono svolte in alcuni luoghi cardine della vita dello scienziato. Uno su tutti è Villa Griffone, la casa di Sasso Marconi, in provincia di Bologna, che dal 1859 era casa della famiglia Marconi e oggi è la Fondazione Guglielmo Marconi. Lo stesso comune in cui si trova la grande proprietà nel 1938 ha cambiato la denominazione di Sasso Marconi in onore dello scienziato.

Veduta dall'alto di Villa Griffone | Foto Museo Marconi
Veduta dall'alto di Villa Griffone | Foto Museo Marconi

Guglielmo Marconi nasce a Bologna il 25 aprile del 1874 in via IV novembre 7, a Palazzo Marescalchi, ma trascorre la sua giovinezza e adolescenza a Villa Griffone. Qui ha realizzato i primi esperimenti sulla trasmissione elettromagnetica, come riportato anche sulla targa collocata fuori dalla grande casa. Quando Marconi muore nel 1937 la villa, rimasta alla famiglia fino ad allora, viene donata alla Fondazione omonima nata nel 1938 per portare avanti il ricordo del lavoro dello scienziato: in particolar modo sono state curati l'archivio e la biblioteca.

Villa Griffone a Bologna | Foto Museo Marconi
Villa Griffone a Bologna | Foto Museo Marconi

Oggi la villa è stata trasformata in un museo multimediale: si può visitare anche la cosiddetta stanza dei bachi, ossia il laboratorio in cui il piccolo Marconi si divertita a studiare e in cui anni dopo avrebbe avuto l'intuizione della comunicazione senza fili. A Villa Griffone, oltre alla fondazione e al museo, si trova anche il mausoleo in cui sono collocate le spoglie del grande scienziato.

Il mausoleo di Guglielmo Marconi | Foto Museo Marconi
Il mausoleo di Guglielmo Marconi | Foto Museo Marconi

Le scene girate a Palazzo Venezia a Roma

Le riprese sono inoltre state effettuate a Palazzo Venezia. Il palazzo, sede del quartier generale di Benito Mussolini a partire dal 1929, potrebbe essere legato alla storia di Guglielmo Marconi che in quegli anni si era trasferito a Roma, dove muore poi nel 1937. Sempre a Roma vengono celebrati i funerali di Stato del grande scienziato. Oggi il palazzo ospita il Museo nazionale di Palazzo Venezia, con sculture del Bernini e una vasta biblioteca: le riprese della serie tv si sono concentrate nella sala del Mappamondo, aperta al pubblico solo in rarissime occasioni.

Stefano Accorsi con Fortunato Cerlino che veste i panni di Benito Mussolini
Stefano Accorsi con Fortunato Cerlino che veste i panni di Benito Mussolini

Le scene girate a Villa Mondragone e Villa Torlonia

Altre due location romane di Marconi sono state Villa Mondragone Villa Torlonia. La prima è una delle dodici ville Tuscolane che si trovano nella zona dei Castelli Romani. L'edificio è stato acquistato nel 1981 dall'Università degli Studi di Roma Tor Vergata ed è oggi un centro congressi. Nel corso del Novecento Villa Mondragone è stata anche un collegio dei Gesuiti fino al 1953: questi l'avevano acquistata circa un secolo prima dal principe Marcantonio V Borghese. Il collegio di Mondragone è stato un convitto frequentato dai rampolli delle classe sociali più aristocratiche.

Villa Mondragone
Villa Mondragone

Villa Torlonia, invece, è una proprietà composta da un grande parco e oggi i suoi edifici ospitano i musei di Villa Torlonia. Dal 22 luglio 1925 al 25 luglio 1943, Benito Mussolini sceglie come residenza ufficiale il Casino Nobile, uno degli edifici del complesso, costruito per il volere del principe Giovanni Torlonia che glielo affittava per la cifra simbolica di una lira l'anno. Villa Torlonia, dunque, potrebbe essere diventato un set di Marconi per raccontare i rapporti dello scienziato durante il Ventennio. La villa è stata utilizzata come location anche per la serie rai La lunga notte che racconta la notte che portò alla caduta del Fascismo e all'arresto di Mussolini.

Gli interni di villa Torlonia | Foto Turismoroma.it
Gli interni di villa Torlonia | Foto Turismoroma.it

Le scene girate al Museo storico della Comunicazione

Alcune scene sono state girate al Museo storico della Comunicazione, una volta noto come museo delle poste e telecomunicazioni. Il palazzo si trova in viale Europa a Roma ed è gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. All'interno sono raccolti cimeli, francobolli e oggetti che ricordano i momenti più significativi della posta italiana, tra cui l'avvento del telegrafo e della radio inventate proprio da Marconi. Nonostante il museo fosse in procinto di essere costruito già nell'Ottocento, solo nel 1939 è stata trovato un ufficio postale nel quartiere Prati: il museo è stato aperto nel 1957 e trasferito nella sede attuale solo nel 1977. Nei primi anni di apertura la vedova di Guglielmo Marconi, Maria Cristina Bezzi-Scali, ha fatto visita al Museo che tributava un omaggio anche alle invenzioni del marito.

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