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La vita in un campeggio per nudisti: “La nudità diventa così normale da essere invisibile”

“Una vacanza naturista è una delle più tranquille e rilassanti che si possano vivere” ha detto Andrew Welch, che ha soggiornato in un campeggio per nudisti.
A cura di Giusy Dente
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Com'è soggiornare in un campeggio naturista? Lo ha raccontato Andrew Welch, portavoce del British Naturism, al Daily Mail, dopo aver trascorso dieci giorni presso il CHM Montalivet, sulla costa atlantica della Francia sud-occidentale, vicino la città di Bordeaux, nella regione del Medoc. Il campeggio è uno dei tanti che apre le porte ai nudisti: sono strutture che ultimamente godono di un grande successo. Quelle in Italia, per esempio, hanno visto nell'estate 2024 un boom di prenotazioni rispetto all'anno precedente. Ce n'è anche una che organizza matrimoni naturisti. Le spiagge a cui accedere senza vestiti piacciono perché, una volta messo da parte l'imbarazzo, vi si respira una sensazione di libertà. Nulla a che vedere con la sfera sessuale. Certo, ci sono delle regole di buonsenso e rispetto reciproco da rispettare.

Come si vive in un campeggio naturista

Andrew Welch ha soggiornato per 10 giorni al CHM Montalivet, una struttura con 3000 alloggi e piazzole per tende o camper. D'estate è abitato da circa 18mila persone, tutte senza vestiti, compresi alcuni membri dello staff mentre svolgono le loro attività lavorative. Qui ogni attività viene svolta nudi: che si tratti di fare acquisti al supermercato, di prendere un caffè al bar, di fare un giro in bicicletta, di fare una nuotata in piscina, di prendere il sole sulla spiaggia o godersi un po' di musica dal vivo in terrazza, è normale farlo senza vestiti. Il sito esiste da oltre 70 anni: lo spirito e i valori che hanno portato alla sua costruzione sono rimasti intatti decennio dopo decennio. Agli ospiti si chiede di godersi un'esperienza di totale libertà, fisica ma soprattutto mentale, perché liberarsi dei vestiti è lo specchio del liberarsi delle preoccupazioni, delle ansie, delle paure. Ovviamente, nessuno è obbligato a stare svestito h 24.

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La nudità completa è obbligatoria nella maggior parte delle aree comuni e quando il meteo lo permette, ma è difficile che tutti i presenti siano nudi in ogni momento della giornata. "Molte persone, ad esempio, amano vestirsi elegantemente per cena" ha raccontato Welsh. A suo dire, l'imbarazzo e il sentimento di vergogna che solitamente si associano alla nudità, spariscono molto velocemente in questi luoghi, dove ci si sente protetti e al sicuro. "Si dice spesso che bastino appena 15 minuti per dimenticare di essere nudi. Io andrei oltre e suggerirei che la nudità diventa così normale da essere invisibile – ha detto – La presenza di persone affini, accomodanti e senza pregiudizi che hanno scoperto un modo meraviglioso per portare una gioia intensa nelle loro vite, qualunque cosa il mondo possa dire delle parti intime, ti consente di ricaricare le batterie come mai prima d'ora. Una vacanza naturista è una delle più tranquille e rilassanti che si possano vivere".

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