La storia del Castello di Sammezzano, perla arabesca in Toscana: come visitarlo
Il Castello di Sammezzano, situato in località Leccio (provincia di Firenze), è una perla immersa nel cuore della campagna toscana. Un luogo magico diventato il più importante esempio di architettura orientalista in Italia, capace di suggerire all'osservatore l'impressione di trovarsi in Arabia. Il Castello di Sammezzano è stato inserito tra "i luoghi del Cuore FAI", che ha permesso fino al 2016 di procedere con una serie di interventi di restauro dello storico edificio, grazie anche alle numerose aste e all'intervento del movimento "Save Sammezzano" che ha esteso al pubblico la possibilità di visitare questa incredibile tenuta. Da allora diversi film, video ed eventi sono stati organizzato nel castello tra cui il film “Il racconto dei racconti” del regista Matteo Garrone. Oggi l'accesso al Castello di Sammezzano, in quanto proprietà privata, è inibito e non si hanno notizie riguardo a future visite organizzate. Attraverso le sue foto vi portiamo alla scoperta degli interni di questa architettura che evoca immaginari tra la Cina, l’Arabia e la Spagna.
La storia del Castello di Sammezzano
Costruito per volontà del Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona nel lontano 1850, i lavori di progettazione e di costruzione del castello durarono ben 40 anni e furono interamente finanziati dal suo geniale proprietario. Il Marchese, non solo seguì personalmente tutte le fasi dell’edificazione, ma strutturò anche il boschetto adiacente. Arroccato su una collina il castello spicca all’apice di un grande e lussureggiate parco che, tra le altre piante, ospita anche delle sequoie.Ferdinando riuscì ad edificare un'architettura unica nel suo genere che aveva chiari riferimenti a capolavori architettonici di arte moresca come l’Alahambra di Granada ed il Taj Mahal in India. Attorno al castello fu creato, lì dove sorgeva una tenuta di caccia medicea, uno dei parchi più estesi della Toscana.
Come visitare il Castello di Sammezzano
Nel corso degli anni Sammezzano ha ospitato nobili e personaggi illustri ed è stato utilizzato in passato come resort di lusso. Proprietà di una società italo/inglese (Sammezzano Castle s.r.l.) adesso è visitabile solo ed esclusivamente in determinati momenti dell’anno. Il compito di occuparsi di tali aperture spetta al Comitato FPXA 1813-2013 che, periodicamente, gestisce questi eventi durante i quali è possibile accedere alle sue meravigliose e colorate stanze in stile arabesco.
Purtroppo le occasioni di visita sono ormai molto rare. Salvo casi eccezionali il comitato riesce a far aprire le porte del castello. È già da qualche anno tuttavia che non si organizzano visite al Castello d Sammezzano in quanto proprietà privata né si hanno notizie riguardo alla sua apertura al pubblico. Negli ultimi anni il castello è stato usato per set di film e video ma nessuna novità per la possibilità di visite pubbliche alla proprietà. Il parco circostante invece è sempre aperto al pubblico.
Gli interni del Castello di Sammezzano in Toscana
L'edificio principale che noi oggi vediamo è una costruzione eclettica di stile orientalista frutto della ristrutturazione ottocentesca di quella che era una grande fattoria edificata nel 1605 per volere della famiglia Ximenes D'Aragona. La ristrutturazione del castello, voluta da Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, riguardo sopratutto gli interni del palazzo. Il Marchese apportò diverse modifiche tra il 1853 e il 1889, sull'onda della corrente culturale definita “Orientalismo”. Nelle nuove sale del castello era tutto un trionfo di archi, portali, cupole e decorazioni arabesche che ancora oggi lasciano i visitatori stupiti.
Come raggiungere Sammezzano da Firenze
Prendere l’autostrada A1 per Roma ed uscire al casello Incisa/ Reggello proseguire sulla destra direzione Pontassieve fino a raggiungere località Leccio, vedrete il castello su una collina in prossimità di The Mall outlet. Parcheggiate l’auto e raggiungete Sammezzano a piedi (circa mezz’ora di cammino) grazie ad una strada in salita immersa nel bosco.