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La mappa dei cieli più belli d’Italia dove vedere le stelle (senza preoccuparsi dell’inquinamento)

Spopola l’astrotourism: andare a caccia di stelle e galassie. Alcuni cieli si prestano più di altri: è necessario che ci sia poco inquinamento luminoso.
A cura di Giusy Dente
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I cieli stellati dell'Arabia Saudita sono tra i più gettonati, per i fan dell'astrotourism, che organizzano i loro viaggi e le loro vacanze in base a dove potranno ammirare i cieli più belli. Qui le riserve naturali di AlUla Manara e AlGharameel sono state segnalate da DarkSky International, un'organizzazione non-profit che si batte contro l'inquinamento luminoso. Il Paese in questo modo è entrato nella lista dei 21 certificati dall'organizzazione, che vede Stati Uniti, Nuova Zelanda e Germania sul podio. Le Dark Sky Reserves (riserve di buio) si trovano anche nel Quebec, in Namibia, in Inghilterra, Irlanda, Galles e Francia. L'Italia non ha ancora raggiunto la certificazione, ma ci sono comunque cieli degni di nota, posti dove c'è così poco inquinamento luminoso da rendere ottimale l'osservazione di stelle e galassie.

Dove si trovano i cieli più belli d'Italia

Per godere al massimo di un cielo stellato serve un prerequisito essenziale: è necessario che ci sia poco inquinamento luminoso. Gli astronomi hanno elaborato una scala apposita (la scala Bortle) che misura appunto la luminosità del cielo in base a quanto è forte in quel luogo l'inquinamento luminoso. In alcuni casi, quei coi valori più bassi, si può ammirare anche la Via Lattea a occhio nudo.

In Italia i luoghi perfetti per l'osservazione si concentrano lungo la zona appenninica, in Alto Adige e nelle zone centrali della Sardegna. Il numero è in calo, secondo gli ultimi studi. I posti peggiori sono sicuramente quelli con un valore della scala di Bortle compreso tra 6 e 9, che è quello tipico dei centri urbani con alta densità abitativa: luci, lampade, illuminazione artificiale, tutto questo rende difficoltosa l'osservazione, che difatti non è mai ottimale nelle grandi città e nei centri urbani densamente popolati.

C'è invece poco inquinamento luminoso in Alto Adige: nella fascia alpina che va dal Parco Nazionale dello Stelvio alle Cime di Lavaredo. Passando al centro Italia i posti consigliati sono di certo non le grandi città come Roma, bensì la zona di Manciano, in provincia di Grosseto. Scendendo al sud, vanno escluse subito le zone costiere: meglio puntare sul Molise nella zona tra Castel di Sangro e Agnone, oppure sull'Irpinia in Campania, sulla Basilicata e infine la Sila e il Pollino in Calabria. Rispetto alla Sicilia, meglio la Sardegna, dove c'è minore inquinamento luminoso (soprattutto nella zona del Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu).

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