La città in Svezia dove le persone non socializzano: il comune “obbliga” a salutarsi
In Svezia c'è una città in cui gli abitanti sono così riservati da spingere l'amministrazione comunale a proporre una campagna che incoraggia i residenti a salutarsi l'uno con l'altro. L'iniziativa di Luleå, comune di 46mila persone a circa 150km a Sud del Circolo Polare Articolo, è stata sponsorizzata con un video sui social.
La campagna che invita a socializzare
"Salutare è un piccolo gesto ma le ricerche dimostrano che contribuisce a rinsaldare i legami sociali. Ha un impatto positivo su sicurezza e benessere" è questa la descrizione che accompagna il post con lo spot di Luleå. Nel video della campagna "Säg hej" (Dì ciao) è tutto un susseguirsi di persone che si incontrano e si salutano, un comportamento non così scontato per chi abita nella cittadina svedese.
"Non siamo in Spagna, dove la gente si siede sulle panchine a chiacchierare e dove è molto diffuso incontrarsi all'aperto – spiega Åsa Koski, promotrice del progetto – Gli svedesi hanno la tendenza a essere molto chiusi. Dobbiamo trovare un modo per farli interagire". Una delle ipotesi è che a influenzare quest'atteggiamento sia il fatto che la Svezia è un Paese scarsamente popolato in relazione a un territorio relativamente ampio, fattore che nel tempo ha portato le persone a interagire quasi esclusivamente con i membri della propria cerchia ristretta. La bassa propensione alla loquacità potrebbe, poi, essere dovuta alla posizione geografica di Luleå. La città è così a nord che nel pieno dell'inverno riceve solo tre ore di luce al giorno (con una temperatura media che si aggira intorno ai -10 gradi), non proprio l'ideale per socializzare.
La riservatezza degli svedesi
A contribuire alla costruzione dell'idea che gli svedesi siano molto riservati è anche un abitudine diffusa nel Norrland (regione dove si trova Luleå): quella di sostituire il "sì" con un sibilo. A raccontarlo è un articolo del sito The Local, in cui si sottolinea come la popolazione locale parli molto poco. In generale, poi, in Svezia è meglio evitare le chiacchiere di circostanza, tanto che per definire questo tipo di conversazioni esistono due termini specifici: kallprat (discorso freddo) o dödprat (discorso morto). Fanpage.it ha chiesto a Otto Lindau, studente svedese che abita a Milano, perché secondo lui in Svezia manchi l'abitudine di conversare del più o del meno con gli sconosciuti: "Penso che vengano considerata come una perdita di tempo. Se non hai qualcosa di veramente significativo da dire meglio andare avanti con la tua giornata e basta".