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La campagna pubblicitaria per il turismo Nuova Zelanda scatena polemiche legate al significato

La Nuova Zelanda ha lanciato una nuova campagna pubblicitaria per attrarre turisti, soprattutto quelli della vicina Australia. Il doppio senso dello slogan, però, ha scatenato polemiche e ironie.
A cura di Arianna Colzi
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Lo spot turistico neozelandese
Lo spot turistico neozelandese

L'overtourism sarà uno dei temi centrali del dibattito che interseca il cambiamento climatico e i viaggi. L'anno scorso la Grecia è stata una dei luoghi più colpiti dal turismo di massa, soprattutto l'isola di Santorini che è stata presa d'assalto da così tanti turisti che i residenti hanno cominciato a chiedere provvedimenti contro influencer e turisti. Per questo fa discutere lo slogan pubblicitario promosso dal governo neozelandese, che può essere inteso sia come un invito ai turisti a visitare il Paese, sia una campagna che invita ad andarsene dal Paese.

Lo slogan per promuovere il turismo in Nuova Zelanda

"Everyone Must Go" ("Tutti devono andare") recita la campagna pubblicitaria promossa dal governo neozelandese diffusa via social e radio. La campagna, costa 500mila dollari neozelandesi (quasi 280mila euro), nasce con l'idea di attrarre i turisti australiani, ossia quelli più vicini in termini geografici nonché principali visitatori del Paese. Le critiche principali sono rivolte alla frase al centro della campagna: Everyone must go, infatti, può avere un duplice significato e un duplice indirizzo, considerato che può voler dire che tutti devono andare in Nuova Zelanda o che tutti devono andarsene dalla Nuova Zelanda. Un messaggio problematico per un Paese che ha un tasso record di emigrazione e disoccupazione.

Una delle immagini scelte per la campagna
Una delle immagini scelte per la campagna

Il governo ha difeso la campagna, con il primo ministro Christopher Luxon che ha dichiarato di "apprezzare la conversazione sul fatto che lo slogan piaccia o meno a tutti". Cushla Tangaere-Manuel, portavoce per il turismo del partito laburista all'opposizione, ha dichiarato che il nuovo slogan faccia apparire il Paese come un "cesto delle offerte durante i saldi", collegandosi al fatto che sulle foto scattate, sopra e sotto lo slogan, si legge anche "non perdertela" e "Saldi al via". "L'ironia della sorte vuole che sia proprio così che si sentono i neozelandesi", ha dichiarato Tangaere-Manuel sottolineando i tagli subiti dai residenti. I neozelandesi, infatti, stanno lasciando il Paese, mostrando numeri record per l'emigrazione. I dati ufficiali mostrano che l'anno scorso ci sono state quasi 130mila partenze.

Uno dei poster della campagna
Uno dei poster della campagna

La campagna neozelandese ha raggiunto l'obiettivo?

Altri hanno suggerito lo slogan di avere più servizi nei luoghi turistici: "Everyone must go si riferisce forse alla necessità di avere più bagni nei luoghi di maggiore affluenza turistica. Le code sono ridicole", ha dichiarato la deputata del Partito Verde Celia Wade-Brown. Questo perché Everyone one must go potrebbe essere interpretata anche come una frase che allude alla necessità di andare in bagno. Il ministro del Turismo Louise Upston ha chiarito  che " lo slogan della campagna ‘Everyone must go' fa sapere all'Australia che la Nuova Zelanda è una destinazione da visitare assolutamente e che siamo pronti ad accoglierli". I numeri del turismo neozelandese non sono ancora tornati ai livelli precedenti alla pandemia e le autorità stanno concentrando gli sforzi per attirare visitatori dalla vicina Australia. Luxon ha detto di sperare che l'ultima campagna faccia aumentare il numero di visitatori australiani del 5%. Sicuramente questa discussa e discutibile campagna potrebbe attirare più visitatori.

Un cartellone della campagna pubblicitaria
Un cartellone della campagna pubblicitaria
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