In Corea del Sud esiste un villaggio fatto di lapidi costruito su un ex cimitero giapponese
Con i suoi piccole abitazioni e i colori vivaci Busan è una delle principali attrazioni della Corea del Sud. Tra le sue tinte è difficile immaginare che si possano trovare antiche lapidi incise di un cimitero giapponese dimenticato eppure Ami-dong è un villaggio di montagna costruito proprio sopra le tombe. Si trova dalla parte opposta della strada rispetto al famoso Gamcheon Culture Village, altra importante attrazione coreana, ed è un piccolo villaggio costruito dai rifugiati coreani dopo la guerra di Corea.
Ad Ami-dong coesiste passato e presente. Edifici colorati convivono in contrasto con vecchie lapidi di un antico cimitero. Qui si sono insediati i rifugiati sudcoreani durante la guerra di Corea. Gli ufficiali civici avevano distribuito un piccolo biglietto alla stazione di Busan per chi fosse pronto ad intraprendere il viaggio: c'era scritto solo "San 19-beonji, Ami-dong" e indicava la posizione dove avrebbero dovuto costruire la loro nuova casa. Il villaggio è sorto in un'area montuosa di un ex cimitero giapponese abbandonato dopo la liberazione e gradualmente trasformato in una zona residenziale.
All'epoca della guerra di Corea i materiali da costruzione erano scarsi e le persone si ritrovarono ad utilizzare quello che avevano a disposizione e ad Ami-dong c'erano solo lapidi, ornamenti in pietra che decoravano le tombe e assi di legno. Così le case vennero costruite proprio sopra le tombe. Le ossa ritrovate sono state raccolte in un tempio vicino e un rito per omaggiare i morti è stato svolto prima di completare la costruzione del villaggio.
Passeggiando per Ami-dong capita spesso di vedere lapidi incorporate in scale o nei muri di alcuni edifici. Si riconosco dai simboli tradizionali delle famiglie giapponesi incisi nella pietra. Oggi il villaggio di Ami-dong è considerato una meta culturale della Corea del Sud e tra le più visitate del paese.