video suggerito
video suggerito

In Cina arrivano le scale mobili per scalare le montagne in pochi minuti (e senza fatica)

Ogni volta salite sulla cima di una montagna sognate di affrontare lo stesso percorso a bordo di una scala mobile? In Cina è possibile.
A cura di Valeria Paglionico
68 CONDIVISIONI
Immagine

Durante i viaggi in giro per il mondo ci si dà alle esperienze più svariate solo per godersi al 100% il luogo visitato, anche se questo significa affrontare strade e percorsi faticosi che, al contrario, in città si tendono a evitare il più possibile. Che si sia appassionati o meno di trekking, non importa, l’unica cosa certa è che scalare delle salite super ripide per ammirare un panorama meraviglioso e iconico non è sempre un gioco da ragazzi. In Cina, però, sembrano aver trovato la soluzione ideale: installare delle scale mobili a ridosso delle montagne per rendere più confortevole la scalata.

Le scale mobili per raggiungere la cima della montagna Tianyu

La cima della montagna Tianyu, nella provincia di Zhejiang, è sempre stata tra i siti turistici più apprezzati della Cina ma per raggiungerla fino a qualche tempo fa era necessario affrontare un percorso tortuoso e in pendenza lungo 3 km che, tra stradine sterrate e punti in salita, durava oltre 50 minuti. Ora le cose sono cambiate: dopo le scale mobili lunghe 688 metri costruite sull’Enshy Canyon, nella provincia di Hubei, di recente è stata inaugurata una nuova struttura meccanica anche sull’iconica montagna Tianyu.

Le critiche alle scale mobili sulla montagna

La scala mobile appena costruita è lunga 350 metri e ha richiesto una spesa di 2,2 milioni di dollari per essere portata a termine. In compenso, però, va incontro a tutti i turisti pigri che non intendono darsi al trekking per ammirare un panorama. Il viaggio dura 10 minuti, costa 30 yuan cinesi e, a giudicare dalle immagini che circolano sul web, dona un’esperienza memorabile. Per quale motivo si sono preferite le scale mobili alla funivia? Per una questione di sicurezza, visto che le scale mobili permettono una più elevata capacità di trasporto. Naturalmente non sono mancate le critiche: in molti hanno definito la costruzione un “pugno nell’occhio” che va a rovinare il paesaggio circostante, rendendo un luogo fino a poco tempo fa naturale e selvaggio vittima dell’overtourism.

68 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views