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In che modo la Cina sta provando a rendere più semplici i viaggi per i turisti stranieri

Organizzare un viaggio in Cina vi sembra impossibile tra documenti da richiedere, pagamenti stranieri non accettati e problemi di lingua? Ecco quali sono tutte le procedure che sono state semplificate per accogliere i turisti,
A cura di Valeria Paglionico
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Organizzare un viaggio in Cina non è un gioco da ragazzi, soprattutto per i turisti stranieri che non conoscono né la lingua, né la cultura locale. Le richieste di visto sono difficili da fare, alcuni voli internazionali sono stati limitati per evitare di attraversare lo spazio aereo russo, i prezzi sono alle stelle a causa della minore domanda e la maggior parte dei social locali sono chiusi agli stranieri: insomma, è necessario districarsi tra mille intoppi per godersi davvero una vacanza nel paese del Sol Levante. Le cose, però, presto potrebbero cambiare: ecco cosa hanno deciso di fare le autorità locali per facilitare la vita dei viaggiatori provenienti dalle altre parti del mondo.

Le procedure semplificate per entrare in Cina

Da quando la pandemia è diventata solo un lontano ricordo, la Cina ha cominciato a introdurre dei provvedimenti pensati ad hoc per accogliere al meglio i viaggiatori internazionali. Degli esempi? Vengono offerte esenzioni dal visto ad alcune nazionalità (anche se solo per un numero di giorni limitato), sono state create app che accettano carte di credito straniere per la prenotazione di voli e hotel ed è stata consigliata l'assunzione di personale multilingue nei siti di maggiore interesse turistico. Così facendo, solo nella prima metà del 2024 il paese è riuscito a contare oltre 14 milioni di visitatori. Sebbene il numero sia ancora molto distante dai 98 milioni del 2019, i dati in rialzo sembrano essere decisamente incoraggianti.

I paesi che hanno diritto all'esenzione dal visto

Visti i numerosi cambiamenti avvenuti negli ultimi mesi, quali sono i documenti necessari per un viaggio in Cina? Tutto dipende dal paese di partenza. Dopo che il paese ha aderito alla convenzione dell'Aja, fino al 31 dicembre 2025 darà diritto a un'esenzione dal visto a tutti coloro che provengono da Austria, Australia, Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malesia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Polonia, Spagna e Svizzera. La vacanza può durare al massimo 15 giorni consecutivi (se più lunga, invece, il visto sarà obbligatorio). Considerata la rapidità con cui le regole cambiano nel settore, è consigliabile visitare il China Visa Application Service Center o il sito web degli affari esteri del proprio paese per capire tutto ciò che bisogna fare prima di dare il via al viaggio.

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