Il mistero della Colonna di Ferro in India: come ha fatto a non arrugginirsi in oltre mille anni
È possibile che una struttura in ferro esposta alle intemperie riesca a resistere per 1.600 anni senza mai arrugginire? Sebbene a primo impatto sembri qualcosa di poco plausibile, è realmente successo in India. A Nuova Delhi, per la precisione nel complesso Qutb Minar che è tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, è stata costruita la cosiddetta Colonna di Ferro, una struttura risalente al 423 d.C. che non presenta neppure un filo di ruggine e che proprio per questo è diventata protagonista di un misterioso enigma: ecco per quale motivo il materiale è rimasto intanto nonostante il clima monsonico del luogo.
La storia della Colonna di Ferro
La Colonna di Ferro (o colonna di Ashoka) si trova a Nuova Delhi ed è una colonna in ferro alta 7 metri dal peso di 6 tonnellate. Risalente almeno al 423 d.C., è entrata nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1993. Fu commissionata dal sovrano Gupta Chandragupta II per elogiare il dio indù Vishnu a cui era devoto e il luogo in cui fu eretta venne chiamato Vishnupadagiri, dunque si trova sul Tropico del Cancro e potrebbe essere stato un centro di osservazione astronomica in epoca Gupta. La cosa particolare è che la Colonna di Ferro è intatta, proprio come se fosse stata forgiata da qualche ore. Non sorprende, dunque, che la sua incredibile resistenza agli agenti atmosferici abbia contribuito a renderla leggendaria.
È ormai da oltre 1.600 anni che la Colonna di Ferro riesce a resistere a ogni tipo di avversità ambientale, dalle temperature elevatissime all'alto tasso di inquinamento della capitale indiana. Come ha fatto a evitare l'ossidazione? A scoprirlo sono stati gli esperti dell'Indian Institute of Technology (IIT): il pilastro è stato realizzato con un ferro battuto diverso da quello moderno, ovvero povero di zolfo e magnesio e ad alto contenuto di fosforo (circa l’1%). Gli antichi artigiani, inoltre, utilizzavano una tecnica chiamata “saldatura a forgiatura”, dunque riscaldavano il ferro prima di lavorarlo, così da mantenere intatte le sue proprietà. Sulla superficie della struttura è stato trovato anche un sottile strato di “ misawite ”, un composto di ferro, ossigeno e idrogeno che ha migliorato ulteriormente la durabilità del ferro.