I ristoranti con le liste d’attesa più lunghe al mondo: per una cena bisogna aspettare il 2030
È ormai usanza comune in ogni parte del mondo prenotare il ristorante per un pranzo o una cena in compagnia, così da assicurarsi un tavolo nel giorno e nell'ora desiderata. Così facendo, non ci si ritrova ad aspettare ore e ore fuori al locale nella speranza che qualcuno lasci libero il proprio posto il prima possibile. L'unico piccolo "inconveniente"? Alcune liste d'attesa, soprattutto quelle dei ristoranti più gettonati a livello internazionale, si sono allungate in modo spropositato, tanto che per ottenere una prenotazione in alcuni casi bisogna aspettare più di 5 anni. Ecco quali sono i locali sparsi in giro per il mondo dove è praticamente impossibile organizzare una cena.
Il pub più richiesto del Regno Unito
Si chiama The Bank Tavern ed è un famoso pub di Bristol, Regno Unito, considerato uno dei più gettonati del paese, soprattutto quando si parla del pranzo domenicale. Complice il fatto che conta solo 7 tavoli, è sempre pienissimo e per ottenere una prenotazione al momento bisogna aspettare il 2025. I gestori, fieri del successo raggiunto, hanno scherzato sulla questione dicendo che i posti a sedere sono andati sold-out più velocemente dei biglietti per Glastonbury. Quanto costa una cena a base di carne qui? I prezzi sono abbastanza sostenuti, si aggirano infatti intorno alle 20 sterline a testa.
Il ristorante di New York con prenotazioni fino al 2030
A New York, invece, il ristorante più difficile da prenotare è il Damon Baehrel a Earlton, per la precisione in un villaggio della regione della Hudson Valley. Damon Baehrel è lo chef, nonché proprietario e unico dipendente, coltiva personalmente gli ingredienti che utilizza nelle sue ricette e dà vita a dei pasti elaborati da oltre 20 portate. Il locale non ha un numero di telefono o un profilo social, per le comunicazioni e le prenotazioni bisogna usare la mail. Quanto è lunga la lista di attesa per ottenere un tavolo qui? Chi prova a prenotare ora dovrà attendere fino al 2030 per gustare una cena a km 0 (da circa 400 dollari a testa).
Il ristorante di sushi dove non si può indossare il profumo
Se si vola in Giappone, per la precisione a Tokyo, il ristorante di sushi Sukiyabashi Jiro è in assoluto una location da visitare (ma prenotando con largo anticipo). Ha ottenuto due stelle Michelin, tra i suoi clienti famosi c'è Barack Obama e i piatti vengono preparato dal maestro di sushi e proprietario Jiro Ono, ora 98enne, una vera e propria leggenda del settore. Non ha tavoli, i piatti si possono gustare solo seduti sui 10 sgabelli al bancone e durante la cena non possono essere scattate foto, così da concentrarsi solo sul cibo. Una delle regole più assurde imposte al suo interno? Non è possibile indossare profumi forti, pantaloncini o sandali. Le prenotazioni sono attualmente accettate solo telefonicamente e se si vive fuori dal Giappone devono essere effettuate dal concierge dell'hotel. Il costo del menu degustazione omakase è di oltre 300 dollari.
Il locale a cui si ha accesso attraverso una lotteria
Il ristorante Chae di Melbourne, in Australia, è così richiesto da aver abolito le liste d'attesa (in passato erano stati creati anche dei bot per "rubare" il posto ai prenotati): per cenare o pranzare qui gli ospiti devono partecipare a una lotteria. Le iscrizioni si aprono ogni mese per le successive 3 settimane, il numero di persone che si iscrivono si aggira sempre intorno agli oltre 5.000. A gestire il menù proposto è la chef Jung Eun Chae, che rende omaggio alle sue origini coreane con dei piatti che celebrano la tradizione orientale.
Il ristorante che non usa gas o elettricità
Firedoor è un famoso ristorante di Sidney, famoso per il suo cibo stagionale cucinato su fuoco e per il suo arredamento rustico. Conta 44 posti, offre due turni a sera e propone ogni tipo di delizia, dal pesce al pane fatto in casa, fino ad arrivare ai legumi, tutto preparato senza gas o elettricità, dunque solo con forni a legna e griglie. Apre le prenotazioni ogni 3 mesi e i posti registrano il tutto esaurito in pochi minuti.