Grotte segrete e giardini nascosti, guida ai luoghi più sconosciuti di Torino
In pochi sanno che sotto un famoso ristorante di Torino si celano delle suggestive grotte che si possono visitare a pieni o in barca e che costeggiano un ruscello. Oppure che all’interno della Real Chiesa di San Lorenzo, solo per pochi minuti al mattino e a mezzogiorno si possono ammirare dei dipinti che appaiono solo nei giorni vicini all’equinozio di primavera e di autunno. Questi sono solo alcuni dei luoghi segreti e meravigliosi che nasconde Torino e che vengono descritti nel libro “Torino insolita e segreta” di Andrea Fabrizio, edito da Jonglez, che conduce i più curiosi attraverso un percorso che esce dai tragitti più turistici per svelare una città piena di tesori incredibili.
I dipinti nascosti nella Real Chiesa di San Lorenzo
Passeggiando per Torino alcuni potrebbero stupirsi nel notare delle palle di cannone conficcate sulle facciate di alcuni palazzi. In piazza San Carlo e in diversi punti della città le palle di cannone sono commemorative dei bombardamenti che Torino ha subito nel corso del Settecento. I dipinti nascosti nella Real Chiesa di San Lorenzo, che sono illuminati dai raggi solari che penetrano dai quattro fori presenti nella cappelle laterali, dimostrano che Guarino Guarini non era solo un importante architetto ma anche un appassionato di astronomia e geniale pittore.
Uno dei più begli esempi di architettura brutalista in Italia
La guida “Torino insolita e segreta” racconta di oltre 150 luoghi lontani dai percorsi più turistici che si mostrano a chi ha la curiosità di scoprirli. Angoli, dettagli, siti architettonici e artistici meno battuti e valorizzati ma non per questo meno interessanti si possono scoprire passeggiando per Torino. La città possiede, ad esempio, un’installazione artistica realizzata con i marmi provenienti dalla cappella della Sindone. Si tratta dell'opera “Pietre preziose”, all’interno dei giardini reali, che raffigura un giovane Guarino Guarini mentre assiste alla sua architettura in rovina. Nel capoluogo piemontese si trova anche l’unica chiesa liberty d’Italia e una particolare chiesta in stile razionalista, che è lo stile architettonico di inizio Novecento, molto diffuso in Europa del nord ma raramente usato negli edifici ecclesiastici. La chiesa nella periferia sud della città è considerata uno dei più begli esempi di architettura brutalista in Italia.
Il primo esperimento al mondo di condominio-museo
Sempre a Torino sorge il primo condominio che è anche un museo. Si tratta di Via della Fucina 16 ed è il primo esperimento al mondo di condominio-museo dove le parti comuni del condominio sono stati trasformati in spazi di esposizione artistica. Quello che era un imponente palazzo ottocentesco oggi è diventato un grande museo di arte contemporanea.