È Santorini o Instagram Island? Residenti stanchi del sovraffollamento di turisti e influencer
Il sovraffollamento di alcune mete turistiche è diventato un serio problema, per i turisti stessi incapaci di godersi davvero la vacanza tanto agognata e anche per i cittadini. La quotidianità dei residenti viene stravolta anche nei gesti più semplici: diventa impossibile anche solo fare una passeggiata. Questo perché certe destinazioni d'estate vengono letteralmente prese d'assalto: strade affollate, spiagge invivibili, ambienti solitamente tranquilli che diventano location per shooting in piena regola da parte di chi è solo alla ricerca della foto acchiappalike. I social hanno notevolmente cambiato l'esperienza di viaggio. Se non pubblichi una Instagram Story all'ora, se non condividi online la vacanza, se non posti la raccolta degli scatti più belli…beh allora è come se la vacanza non fosse mai esistita. E questa visibilità, conta più dell'esperienza in sé, delle emozioni che può suscitare e dei ricordi da conservare.
Cosa succede a Santorini
Santorini è famosa per le sue case bianche, per le cupole blu di San Gerasimos nella capitale Fira, per il mare cristallino e le spiagge paradisiache, per i tramonti spettacolari sul Mar Egeo. L'isola greca attira ogni anno circa 3,4 milioni di visitatori: il numero è impressionante, considerando che i residenti permanenti sono appena 20.000. Un tempo era soprannominata "Instagram Island", in riferimento alla sua bellezza senza filtri. Oggi, è "Instagram Island" perché è sovraffollata di influencer disposti a tutti per un selfie e una foto acchiappalike. Tutto questo disturba i residenti, stanchi di vedere la loro isola presa d'assalto da turisti e influencer intenzionati solo a scattare belle foto da postare online.
Basti pensare che nelle strette vie di Oia, i residenti hanno affisso cartelli che invitano i visitatori a rispettare la zona: "Rispetto. Per voi è festa, ma per noi è casa". Non solo. Il sindaco Nikos Zorzos ha proposto di introdurre un tetto massimo per i passeggeri delle navi da crociera: massimo 8.000 al giorno, una specie di "numero chiuso". È una mossa sostenuta dal Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis e che dovrebbe entrare in vigore nel 2025. Gianluca Chimenti, un tour operator locale residente a Santorini da 18 anni, alla CNN ha invece avanzato un'altra proposta: "Santorini ha uno dei siti archeologici più importanti in Europa in questo momento. Perché le navi da crociera non organizzano tour ai siti archeologici? Se dividi le persone in tre parti dell'isola, in modo che in momenti diversi facciano più cose, hanno tempo per divertirsi e non ci saranno mai folle in nessuna parte dell'isola". Il flusso maggiore si registra, come testimoniano molti video girati sul posto, ad Oia, il piccolo villaggio nella punta nord dell’isola. Qui ci sono le tre famose cupole blu della chiesa di Agios Spyridonas: sono il luogo più fotografato di tutta l’isola. I turisti sono disposti a file lunghissime sotto il sole cocente, nella speranza di scattare la foto perfetta per Instagram. Altri luoghi "instagrammabili" per eccellenza sono le casette con le porte colorate e decorate coi fiori,
Qual è il futuro di Santorini
Proprio le folle eccessive potrebbero far invertire la rotta, in modo però irreparabile. Le persone, spaventate dalla fama negativa dell'isola, pare che non la stiano scegliendo più come prima. Non è un dato positivo, perché in realtà questi sono luoghi che hanno bisogno di attirare visitatori, i quali rappresentano una risorsa preziosa. Il punto sarebbe trovare un equilibrio tra questo elemento, la qualità della vita dei residenti e la sostenibilità. "La verità è che l'isola è vuota. In questo momento è come non mai, è la stagione peggiore di sempre " ha ammesso Gianluca Chimenti.
Se è vero che le foto che circolano sui social ci mostrano una Santorini bellissima e affollatissima, questo è però vero solo nei punti più panoramici e "alla moda" e solo nelle ore di punta. "Il problema è che i social media mostrano qualcosa di completamente diverso da ciò che è la realtà. Quello che vedo è una mancanza di strutture" ha concluso, denunciando una mancanza di infrastrutture per gestire il periodico afflusso di persone in arrivo, soprattutto dalle navi da crociera.