Dove sono andati a finire tutti quelli che andavano al Coachella? Da nessuna parte
Il primo weekend del Coachella Musica Festival si è concluso, come abbiamo potuto vedere nelle storie di Fedez. Quello che fino a poco tempo fa era l'appuntamento musicale più atteso dell'anno, quest'anno sembra giunto al punto di rottura. Mentre si attendono i concerti del prossimi weekend, quello tra il 19 e il 21 aprile, sui social si discute solo di due eventi: il duetto tra Billie Eilish e Lana Del Rey e il concerto evento dei Blur. Ma il punto centrale che sovrasta anche i due concerti simbolo del primo weekend è: dove sono andate tutte le celebrities che affollavano il festival e rendevano il Coachella anche un evento di costume attesissimo? Come mai il Coachella ha perso tanto del suo appeal? Le ragioni sono varie e vanno da quelle musicali a quelle sociali.
Il Coachella ha finito i suoi anni d'oro?
Il Coachella debutta nel 1999, quindi quest'anno compie il suo primo quarto di secolo. I 25 anni del Festival più cool del mondo, però, non sono stati tutti un successo. Il grande hype intorno al Coachella, tale da sfondare i confini dell'Atlantico e giungere in Europa e oltre, è scoppiato intorno agli anni Dieci: la cultura hipster che il festival promuoveva era incarnata dagli artisti sul palco, dai look delle persone (celebri e non) che invadevano l'Empire Polo Club di Indio, in California. Cappelli a falda larga, shorts in denim, canottiera oversize, anfibi Dr. Martens o stivali texani da cowboy. Lo so, adesso ci sembra la "divisa" di tanti, troppi concerti anche qui in Italia ma 10 o 15 anni fa era un outfit super cool.
Il primo fattore che è cambiato è la vita in California e l'idea che abbiamo di essa. I Millennial che si proiettavano verso un futuro fatto di progresso tecnologico e sociale si sentivano a casa in questo enorme prato tempestato di palme e in cui fare tardi ascoltando ottima musica. Ora la California ha perso molto del suo appeal per vari problemi che la caratterizzano, dalla questione abitativa all'insostenibilità economica. Adesso quel sogno californiano è molto meno potente e con lui anche il Coachella, che ha cavalcato un hype che poi è esploso rapidamente, come un fuoco d'artificio.
Tra i problemi che caratterizzano il Coachella di oggi, ci sono i prezzi dei biglietti, così alti da non permettere ai comuni mortali di poter vivere quest'esperienza un tempo abbordabile. Il problema, però, è che dal Coachella sono sparite anche le celebrities. Il sold out, che negli anni scorsi avveniva in pochi minuti, nel 2022 si è fatto attendere per quasi 4 ore. Quest'anno a febbraio si è dovuto aspettare ore per il tutto esaurito. Sicuramente a questo calo d'interesse ha contribuito un fattore che fa da spartiacque: il Covid 19. Il Coachella, fino al 2019, era popolato da divi di Hollywood, soprattutto giovani coppie che sceglievano i prati di Indio per fare il loro debutto ufficiale, attori, attrici e star internazionali. Con l'annullamento delle edizioni 2020 e 2021, come accaduto per i concerti, le persone (quelle che comprano i biglietti) hanno perso la voglia di andare a un concerto che ha investito più sulle attrazioni puramente di marketing piuttosto che nella line up dei cantanti.
Un altro dei problemi, infatti, è che i cantanti più glamour e in voga, si sono spostati verso altri festival, come il Primavera Sound, che si tiene ogni anno a Barcellona, e che sta vivendo da anni un revival simile al Coachella di tanti anni fa. Quest'anno i tre artisti di punta del festival sono stati Lana Del Rey (che sarà anche al Primavera Sound), Tyler, The Creator e Doja Cat: artisti dal seguito importante e apprezzati dalla critica (soprattutto Del Rey) ma che non hanno un seguito come Dua Lipa o la stessa Billie Eilish che, negli ultimi anni, preferiscono puntare sui loro spettacoli.
Questo calo generale d'interessa nei confronti del Coachella ha provocato un progressivo allontanamento delle celebrities e degli influencer, a cui il festival dedicava perfino una sorta di festival nel festival, il Revolve, ospitato dal marchio di abbigliamento online dal 2015, diventato negli anni una vera istituzione. Certo dall'estero, Italia compresa, l'evento continua a esercitare fascino, ma negli Stati Uniti e anche sui social la sensazione è quella di una manifestazione un po' svuotata del suo (celebre) significato. Come riassume bene qualche utente su Instagram: "Non ha più nulla a che fare con la musica". Altri commentatori con uno sguardo più ampio sul fenomeno social che è ed è stato il Coachella hanno aggiunto che nel festival non c'è più nulla di originale. E in un'epoca in cui tutto è content, ogni content non può che essere destinato a durare sempre meno.
