Dove si trova e com’è fatto l’aeroporto che sembra una catena montuosa

Il Buthan, piccolo Stato ai piedi dell'Himalaya, catena montuosa asiatica, sta cercando di costruire un'intera città che ruoti attorno alla pratica della mindfulness. Gelephu, nel sud del Bhutan, vicino al confine con l'India, si trasformerà ben presto in una sorta di capitale della mindfulness. Lo studio di architettura Bjarke Ingels Group ha svelato il progetto per il prossimo aeroporto di Gelephu. Come può quindi un aeroporto incarnare un concetto come quello di mindfulness? Questa pratica, infatti, permette di passare da uno stato mentale sofferente a una percezione di benessere, analizzando il proprio stato mentale.
Perché in Buthan hanno costruito un nuovo aeroporto
L'idea nasce, infatti, dagli elementi naturali che caratterizzano il Bhutan e che abbracciano l'etica nazionale focalizzata sul benessere dei residenti e sulla loro qualità della vita. "Un aeroporto è la prima e l'ultima impressione che si ha di un luogo che si visita", ha dichiarato in un comunicato il

“L'architettura dell'aeroporto è composta da telai in legno massiccio che ricordano una catena montuosa stilizzata a distanza… Tutti i componenti in legno massiccio sono intagliati e colorati secondo l'artigianato tradizionale, ornati da tre tipi di draghi che rappresentano il passato, il presente e il futuro del Bhutan", spiega l'architetto.
L'aeroporto, come il resto del Paese, sarà a zero emissioni, dicono i progettisti, e utilizzerà pannelli solari sul tetto per l'alimentazione. L'aeroporto internazionale di Gelephu avrà una capacità di 123 voli al giorno, con un massimo di 1,3 milioni di passeggeri all'anno. Potrebbe sembrare una cifra irrisoria rispetto a mega-aeroporti come Heathrow di Londra o il JFK di New York, ma è una cifra enorme per il Bhutan, Paese senza sbocco sul mare, che nel 2019 ha ospitato solo 319mila turisti.