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Danno da vacanza rovinata, come funziona il risarcimento e quando richiederlo

In caso di vacanza rovinata, il malcapitato turista può chiedere un risarcimento, sia per i danni morali che per quelli patrimoniali.
Intervista a Avv. Roberto Della Casa
A.L. Assistenza Legale - Genova
A cura di Giusy Dente
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L'imprevisto è sempre dietro l'angolo, anche in vacanza purtroppo! Dal volo cancellato fino al bagaglio smarrito passando per i disservizi che possono presentarsi una volta giunti nella struttura alberghiera scelta, possono succedere diverse cose spiacevoli. Sono tutte condizioni che mettono seriamente a repentaglio la buona riuscita della vacanza, che può trasformarsi in un incubo, piuttosto che in un periodo di svago e relax. Come ha chiarito l'avvocato Roberto Della Casa a Fanpage.it. si parla proprio di danno da vacanza rovinata ed esiste un Codice del turismo che disciplina la materia. "Si verifica tutte le volte in cui si manifestano situazioni di disagio impreviste e gravi, imputabili comunque all'operatore turistico o al soggetto che ha venduto il pacchetto. A quel punto il cliente ha diritto, oltre alla risoluzione del contratto e al rimborso del prezzo pagato, anche a un risarcimento del danno" ha spiegato l'esperto.

Quali sono i presupposti della vacanza rovinata

L'eventualità di "vacanza rovinata" è prevista dal Codice del turismo, dall'articolo 46: "Nel caso in cui l'inadempimento o l'inesatta esecuzione delle prestazioni che formano l'oggetto del pacchetto turistico non sia di scarsa importanza, allora il turista può chiedere oltre e indipendentemente dalla risoluzione del contratto un risarcimento del danno correlato al tempo di vacanza inutilmente trascorso e al concetto dell'irripetibilità dell'occasione perduta". L'avvocato Della Casa ha fatto un esempio piuttosto gettonato: "Se a causa della negligenza dell'operatore turistica io perdo il volo, è un tipico esempio di vacanza rovinata, perché vengono meno tutte le prestazioni già pagate". Ma il danno da vacanza rovinata ha un presupposto ben preciso che bisogna conoscere: "Sussiste innanzitutto se si è acquistato un pacchetto turistico, se un soggetto o un tour operator ti vende una serie di elementi combinati tra loro: viaggio, vacanza, circuiti tutto compreso, crociere turistiche. Almeno due di questi elementi devono essere stati acquistati in combinazione e venduti a un prezzo forfettario".

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Come si calcola il risarcimento: danno patrimoniale e morale

Al malcapitato turista viene risarcito sia il danno patrimoniale che quello morale. Il primo riguarda le spese aggiuntive sostenute per far fronte agli imprevisti sopraggiunti, mentre il secondo riguarda il danno alla possibilità del pieno godimento del proprio tempo libero, di quell'unica occasione di sbago e divertimento programmato. "Tutto è rimesso alle parti, nel senso che il turista deve allegare quanti più elementi possibili a sua disposizione. Deve dimostrare l'esistenza del contratto e sostenere che c'è stato un grave inadempimento".

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A chi rivolgersi per richiedere il risarcimento

C'è differenza tra una vacanza fai da te e una organizzata con un tour operator: "La vacanza fai da te è quella in cui ci si assume tutte le responsabilità. Non implica la responsabilità di nessun altro. Se ti rivolgi a un qualunque tour operator, allora è lui che si assume per te la responsabilità di farti godere quanto ti ha promesso. Il pacchetto ti garantisce uno svago e se questo non avviene, si chiedono i danni". Ma quindi, vediamo come si procede per chiedere questo risarcimento: "I danni si chiedono al venditore, quindi all'organizzatore del pacchetto turistico, al tour operator, anche se spesso questo avviene tramite l'intermediazione di un'0agenzia di viaggi. Bisogna stare attenti: all'agenzia di viaggi non si possono chiedere danni, che vanno chiesti direttamente a chi ha venduto il pacchetto. 

Entro quanto tempo va in prescrizione

Il termine di prescrizione è di 3 anni dalla data del rientro: poi ogni diritto decade. Ed entro 10 giorni dal rientro il turista deve formalizzare il suo reclamo. Questa è una materia è soggetta a un obbligo di mediazione: "Chi si ritiene gravemente danneggiato vuole citare in giudizio il tour operator che gli ha rovinato la vacanza, prima di notificargli la citazione lo devo convocare in mediazione, dove si svolge un tentativo di amichevole componimento della lite".

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Ultime sentenze in merito al danno da vacanza rovinata

La Cassazione si è pronunciata con la sentenza 3150/2022, dunque recentissima: "Stabilisce che l'intermediario non è responsabile degli inadempimenti dell'organizzatore, a meno che il turista non dimostri che l'intermediario fosse a conoscenza o avrebbe dovuto sapere che lo stava mettendo nelle mani di un tour operator inadeguato". È anche bene sapere che nell'interesse della clientela il Codice del turismo ha previsto un fondo di garanzia: se un malcapitato è vittima di una vacanza rovinata e il tour operator che avrebbe dovuto rispondere di questi danni è magari fallito, ha comunque la possibilità di ottenere un rimborso.

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