Cosa vedere ad Agrigento: il capoluogo siculo scelto come Capitale della Cultura del 2025
Agrigento si è aggiudicata il titolo di Capitale della Cultura per il 2025. Il premio torna in Sicilia, a sette anni dalla proclamazione di Palermo. L'iniziativa serve a incentivare il turismo, a mettere in mostra ciò che le città italiane hanno da offrire, valorizzandole sotto ogni aspetto. Per farlo, il Ministero mette a disposizione un milione di euro da donare a una città diversa ogni anno e da sfruttare appunto per mettere in mostra tutte le bellezze artistiche, culturali, naturali. Il capoluogo siculo segue Brescia e Bergamo, le due Capitali della Cultura 2023, mentre Pesaro lo sarà nel 2024. Non c'è occasione migliore, dunque, per programmare un tour nella città e godere di tutto ciò che ha da offrire.
1. Valle dei Templi
Il Parco Archeologico della Valle dei Templi ad Agrigento è sicuramente il primo che viene in mente, pensando ad Agrigento. È un luogo irrinunciabile, per un tour nella città, che attira visitatori da ogni parte del mondo ogni anno, conquistati dalla bellezza di uno spazio senza tempo. Vi sono custoditi i resti di ben 11 importanti templi dorici del periodo ellenico, una parte di necropoli, la tomba di Terone, l'Oratorio di Falaride e vari altri reperti. Dal 1997 l'intera zona è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
2. Scala dei Turchi
La Scala dei Turchi è un'unicità del territorio. La scogliera è singolare sotto molti aspetti e ad accrescerne la fama ci hanno pensato i romanzi di Andrea Camilleri con protagonista il commissario Montalbano. Proprio per la sua spettacolarità il posto è diventato nel tempo un'attrazione turistica della costa agrigentina. Si erge a picco sul mare lungo di Realmonte, vicino a Porto Empedocle, tra due spiagge di sabbia finissima. La Scala è costituita di marna, una roccia sedimentaria di natura calcarea e argillosa che conferisce alla scogliera il suo caratteristico colore bianco. Ha una forma irregolare, ma fatta di linee ondulate e tondeggianti.
3. Sciacca
Sciacca offre ai turisti bellezze naturali e tanta storia. La città possiede spiagge bellissime, ma è nota anche per il suo carnevale (che ha un secolo di storia), il corallo e per la produzione di ceramica. Non a caso, le strade del posto sono uniche, abbellite con coloratissimi vasi realizzati a mano, in ogni forma. Il borgo marinaro ospita anche il centro termale più antico di Sicilia. Passeggiando nel centro storico ci si imbatte nel Duomo, nel Museo Scaglione, si incontra Palazzo Steripinto. Agrigento e Sciacca distano una cinquantina di chilometri, il borgo è facilmente raggiungibile con circa un'ora di viaggio in macchina o in bus.
4. Il Castello incantato
Il Castello Incantato è una tappa quasi obbligata, da fare ad Agrigento. È un altro posto unico nel suo genere, perché è un museo all'aria aperta che raccoglie una collezione decisamente originale di teste umane scolpite nella roccia, oppure dentro rami e tronchi di alberi. L'artista che ha realizzato queste opere è Filippo Bentivegna, detto in siciliano "Filippu di li testi". Il biglietto d'ingresso costa 6 euro.
5. Le spiagge più belle di Agrigento
La città possiede bellissime spiagge, con sabbia bianca e acque cristalline. Tra le più note ci sono Torre del Barone e Capo San Marco. Molto famosa è Eraclea Minoa, vicina al promontorio di Capo Bianco con gli scavi archeologici. Molto importante è la spiaggia di Torre Salsa, gestita direttamente dal WWF in quanto area protetta. Fa parte della Riserva Naturale Regionale perché ogni anno vi depongono le uova le tartarughe Caretta Caretta. Spettacolare è anche la Riserva Naturale di Punta Bianca, chiamata così per il caratteristico sperone roccioso bianco.