Come organizzare un Safari in Africa, dove andare e quanto costa il viaggio per il 2024
Il Safari in Africa è un sogno per molti viaggiatori. Nell'ultimo periodo, inoltre, è una scelta di tendenza per le vacanze, considerata da molti vip, tra cui Ilary Blasi e Valentina Ferragni. Nel corso di questa esperienza si possono ammirare paesaggi incontaminati e animali selvaggi come leoni, elefanti e ippopotami, oltre che godersi suggestivi tramonti. Tra gli Stati più in voga per organizzare un Safari ci sono sicuramente il Kenya, la Namibia, lo Zimbawe e la Tanzania. È bene organizzare il viaggio molto attentamente, scegliendo zone e periodi migliori e affidarsi a esperti locali. Il prezzo di un'avventura di questo tipo può variare tra i 1500 euro e i 4mila euro a persona.
Qual è il periodo migliore per un Safari in Africa
Per scegliere il periodo migliore per fare un Safari bisogna prendere in considerazione diversi fattori. L'Africa è un continente molto esteso quindi potenzialmente ogni momento dell'anno può essere buono, a seconda dello Stato che si sceglie di visitare. Nel complesso però sarà importante prendere in considerazione il fattore clima che, nonostante vari a seconda dell'altitudine dei vari stati, si possono comunque distinguere due stagioni principali: quella secca, che va da maggio a ottobre e quella delle piogge, da maggio ad aprile.
La prima è caratterizzata da un clima fresco e asciutto, con temperature variabili tra i 15 e i 30 gradi; questo periodo ha molti vantaggi dal punto di vista della visibilità e della facilità di spostamento, in quanto essendoci una vegetazione minore gli animali si concentrano attorno alle zone con fonti d'acqua con strade asciutte e praticabili che permettono di raggiungere senza problemi più o meno tutte le zone interessanti. Per quanto riguarda il paesaggio, invece, questo appare secco e polveroso, mentre durante la stagione delle piogge si presenta più verde e rigoglioso, con la possibilità di apprezzare anche suggestivi arcobaleni. Nel secondo periodo, però, gli animali sono più sparsi, rendendone più difficile l'avvistamento.
Se si vuole organizzare il Safari nei mesi invernali, tra dicembre e marzo meglio scegliere il Kenya, la Tanzania o l'Uganda, mentre se si preferisce il periodo tra aprile e settembre orientarsi sul Sudafrica e la Namibia. Vanno valutate, però, anche le migrazioni degli animali, che seguono cicli annuali e dipendono dalle condizioni climatiche, oltre che dalla disponibilità di risorse. Ovviamente non sono prevedibili, ma meglio informarsi sulla base degli animali che si preferisce vedere.
Dove fare un safari in Africa: i posti migliori per vedere gli animali
Anche scegliere lo Stato dove fare il Safari non è semplice. Il primo a essere preso in considerazione è sicuramente il Kenya, tra le mete più popolari che vanta uno dei parchi più importati di tutto il continente, il Masai Mara, dove si possono vedere leoni,rinoceronti, leopardi, elefanti e bufali, denominati "i grandi 5". Ma anche giraffe, zebre, gazzelle e gnu di cui si può assistere anche alla migrazione.
Altro luogo molto gettonato è la Tanzania che ospita le sorgenti di due dei più importanti fiumi del pianeta: il Nilo e il Congo. Si può visitare anche il lago Vittoria, il più grande di tutta l'Africa oltre che un altro parco naturale molto importante, il Parco nazionale del Serengeti, anche patrimonio dell'Unesco, che ospita una delle concentrazioni di erbivori più grandi del mondo.
Non si può poi non menzionare la Namibia, il cui parco più famoso è quello dell'Etosha, che significa "grande luogo bianco" o "luogo di acqua secca", come il colore del deserto salino che occupa una vasta area del territorio. Oltre ai "grandi cinque" si possono vedere elefanti, giraffe e zebre. La cosa particolare sono le grandi pozze che attirano gli animali che si possono osservare molto da vicino, alcune sono illuminate di notte, svelando uno spettacolo suggestivo.
Il Botswana è quello che offre una tipologia di Safari più selvaggio, essendo un territorio per la maggior parte incontaminato, elemento che rende molto facile l'avvistamento di animali. Chiamata la terra dei giganti perché ospita la maggior parte degli elefanti africani, circa 120mila esemplari, molti dei quali nel Chobe National park.
In Sudafrica si trova un altro parco patrimonio dell'Unesco, il Kruger National Park, che si estende su 20mila chilometri quadrati. Se si desidera vedere i gorilla allora bisogna scegliere l'Uganda. Questi splendidi esemplari si possono ammirare con un trekking nella foresta del parco del Bwindi, in quanto la maggior parte del territorio della zona è raggiungibile solo a piedi.
Quanto costa organizzare un Safari in Africa nel 2024
Il prezzo medio di un safari in Africa può andare dai 1500 euro ai 4mila euro a persona. Una cifra che varia in base alla stagione che si sceglie e ai comfort a cui si desidera accedere. In linea di massima la stagione secca ha costo più alto rispetto a quella delle piogge, in quanto è maggiormente richiesta.
La cosa importante per risparmiare è organizzare bene nei dettagli il viaggio, in modo da non trovarsi con costi inaspettati. Bisogna poi scegliere che tipo di vacanza si desidera fare, ovviamente degli alloggi più spartani ammortizzeranno di molto il prezzo del Safari.
Cosa fare e sapere prima di organizzare un Safari in Africa
Bisogna ricordare che un Safari non è un zoo, quindi non è detto che si riescano a vedere tutti gli animali sperati. Prima di partire è anche bene informarsi sulle vaccinazioni da fare, in quanto in alcuni paesi ce ne sono di obbligatorie. Ad esempio in Kenya è obbligatorio quello per la Poliomelite, mentre sono raccomandate quelle per l'epatite A, la difterite, il tetano, il tifo e la meningite meningococcica. Sono inoltre consigliate anche le vaccinazioni contro Rabbia, Epatite B, Morbillo, Parotite, Rosolia e Colera.