Che cos’è il Bread Pairing: la degustazione di pane è il nuovo trend dell’alta cucina
Pochi semplici ingredienti sono alla base di uno dei prodotti più amati sulle tavole italiane: con acqua, lievito e farina si possono realizzare tantissimi tipi di pane tutti diversi per forma, sapore e consistenza. Ogni regione ha il suo: la Sardegna ha il carasau, la Liguria ha la focaccia, l'Emilia Romagna ha la tigella, la Toscana ha quello senza sale, la Lombardia ha la michetta e così via. Proprio questo scenario così variegato, dovrebbe farci riflettere su quanto ogni tipologia di pane si presti più o meno bene a un abbinamento. Ogni portata ha il suo giusto accompagnamento, il pane capace di far esaltare il piatto al meglio. E la nuova frontiere delle esperienze culinarie gourmet è proprio questa: col pane protagonista della degustazione.
Che cos'è il Bread Pairing
Proprio perché esistono tanti tipi di pane, tutti diversi tra loro, ciascuno può sposarsi più o meno bene con un determinato cibo. È un alimento estremamente versatile. Una baguette croccante, per esempio, si abbina meglio ai formaggi cremosi, viceversa una focaccia morbida dà il suo meglio con formaggi più duri e stagionati. Il pane integrale è amico della marmellata, il pane bianco delle insalate e di salse leggere come l'hummus. Ovviamente, lo stesso discorso si può fare anche con i vini: uno corposo e uno frizzante, avranno bisogno di tipologie diverse di lievitato, come accompagnamento. Nasce da queste premesse il Bread Pairing, che fa parte del Food Pairing ("accostamento di cibi" letteralmente), ossia la scienza esatta che stabilisce l'abbinamento perfetto dei sapori.
Dove fare Bread Pairing
Il pane è il protagonista di un menù accuratamente studiato da Adagio, ristorante gourmet nel cuore del Monferrato. Il locale si trova all'interno di un antico fienile del Settecento trasformato nel Relais Almaranto. Il nuovo Bread Pairing è opera dello chef Mario Maniscalco. Classe 1993, ha lavorato tra Torino e Londra. Nella sua cucina ha sempre cercato diportare i sapori della sua terra d'origine, la Sicilia. Da piccolo ha imparato a cucinare osservando la mamma e la nonna che facevano proprio il pane. Il suo Bread Pairing è la novità della stagione invernale: ogni portata è accompagnata da piccoli assaggi di pane, realizzati ad hoc per il menù degustazione e pensati per esaltare le caratteristiche di ogni elemento. "L’abbinamento è studiato per completare il piatto e per celebrare un elemento chiave della vita di tutti i giorni, il pane" si legge sul sito ufficiale.
Ce ne sono diversi tipi, fatti usando diverse farine, diversi processi, lieviti vivi e un lievito madre di circa 100 anni. Si va da quello all'olio di semi di zucca e indivia perfetto per i sapori più dolciastri a quello tostato coi semi, poi il pane tradizionale, quello al prezzemolo, la versione con lenticchie rosse decisamente autunnale, quello arricchito con cipolla e infine il bao, tipicamente cinese, dal sapore più dolciastro. "Con il nostro bread pairing il pane diventa parte integrante dell’esperienza gastronomica e ci permette di raccontarlo agli ospiti, riportandolo al centro dei momenti conviviali" ha commentato lo chef. E in effetti abbinare correttamente il pane è un'arte vera e propria, capace di trasformare un semplice pasto in un'esperienza gourmet unica: conoscendo le caratteristiche di ogni ingrediente, si possono creare abbinamenti tradizionali o più audaci, capaci di deliziare il palato e rendere il pasto memorabile.