Ca’ Dario, storia del palazzo maledetto di Venezia venduto per 18 milioni di euro
Nelle ultime ore si è diffusa la notizia che Ca' Dario, il palazzo "maledetto" di Venezia, è stato venduto per 18 milioni di euro. La leggenda dell'edificio gotico rinascimentale affacciato sul Canal Grande è nota in città e non solo da molti anni: attorno ai suoi mille metri quadrati, si sono verificate fin dalla sua costruzione, nel 1478, tantissime coincidenze piuttosto sinistre che hanno coinvolto i suoi proprietari o inquilini, da Raul Gardini a John Entwistle dei The Who. L'edificio presenta otto camere da letto, otto bagni e un meraviglioso giardino di quasi 200 metri quadrati che concede privacy ai suoi inquilini. L'annuncio di vendita era comparso sul sito dell'agenzia immobiliare la scorsa primavera, ma ora è scomparso. Mentre vige il massimo riserbo sugli acquirenti del palazzo, incaricati dall'agenzia immobiliare Christie's di occuparsi della compravendita, scopriamo qual è la vera storia di Ca' Dario.
Perché Ca'Dario è considerato un palazzo maledetto
Il palazzo sorge nel sestiere Dorsoduro a Venezia ed è uno dei più famosi di tutta la città anche per via di questa sorta di leggenda, più che di una maledizione, che vedrebbe tutti i suoi inquilini destinati a morte violenta o alla rovina economica. Tutto inizia con Giovanni Dario, segretario del Senato di Venezia, che affida all'architetto Pietro Lombardo il compito di erigere il palazzo nel 1478 sul Canal Grande per poi darlo in dote alla figlia Marietta in occasione delle sue nozze.
Il marito di Marietta, Vincenzo Barbaro, viene assassinato dopo una serie di problemi finanziari: la moglie, distrutta dal dolore, si uccide e, poco tempo dopo, anche il loro primogenito Vincenzo rimane vittima di un agguato in Grecia. Fino a inizio Ottocento, la famiglia Barbaro rimane proprietaria del palazzo fino al 1836 quando viene venduto a Arbit Abdoll, mercante di pietre preziose: poco dopo aver acquistato l'edificio, Abdoll subisce un vero e proprio tracollo finanziario.
Nel 1896 la contessa Isabelle Gontran de la Baume-Pluvinel acquistò il palazzo trasformandolo in un salotto culturale tra i più importanti di Venezia. La contessa muore nel 1911 dopo essere stata costretta ad allontanarsi da Venezia per via di una grave malattia. Stessa sorte del poeta francese Henri de Régnier, ospite fisso nel salotto di Ca' Dario che si ammalerà morendo nel 1936. Il tenore Mario del Monaco, possibile acquirente, non riuscì ad acquistare l'immobile perché rimase vittima di un incidente d'auto. Negli anni Settanta del Novecento, poi, il conte Filippo Giordano delle Lanze è stata la prima persona uccisa all'interno di Ca' Dario, per mano del suo amante, Raoul Blasich.
Nel 1973 poi, il manager dei The Who, Christopher Lambert acquistò l'edificio: da lì la vita di Lambert subì una serie di eventi domino – l'aggravarsi della sua dipendenza dalle sostanze stupefacenti, la rottura con la band, l'arresto per possesso di droga – che portarono alla caduta finanziaria e poi alla sua scomparsa, avvenuta dopo un incidente casalingo. Dopo Lambert, il palazzo passò nelle mani di Fabrizio Ferrari: la sorella Nicoletta morì dopo un incidente dalle circostanze mai chiarite e Ferrari subì un tracollo finanziario e all'arresto per aggressione. E a questo punto della storia che entra in scena Raul Gardini.
Imprenditore e dirigente d'azienda tra i più noti a livello internazionale, Gardini acquista Ca' Dario negli anni in cui fa costruire il celebre Moro di Venezia presso la Compagnia della Vela della città. Lo yatch parteciperà alla Coppa America nel 1992 ma Gardini, nel 1993, verrà coinvolto nell'indagine della Procura di Milano nota come Mani Pulite. Il 23 luglio del 1993 viene trovato morto a Palazzo Belgioso a Milano. Nel 2002 John Entwistle, bassista dei The Who, alloggia per una settimana in affitto a Ca' Dario: dopo la vacanza il musicista morirà in seguito a un infarto. Tutti questi tragici fatti hanno reso il palazzo un edificio "maledetto".
Il palazzo maledetto è stato venduto: chi sono gli acquirenti
Il palazzo è stato venduto e, come l'ultimo proprietario, che ha acquistato Ca' Dario nel 2006, anche in nuovi inquilini vogliono rimanere anonimi. L'identità del vecchio inquilino è sempre rimasto nascosto dietro la società americana che l'ha acquistato. A occuparsi della vendita è stata l'agenzia toscana Romolini Immobiliare per conto di Christie's. Il palazzo, pochi anni fa, aveva incuriosito anche Woody Allen che poi si era fatto scoraggiare proprio dalla nefasta reputazione dell'edificio.