Aumenta la tassa d’imbarco per i voli dal Regno Unito: quanto si dovrà pagare per visitare il paese
Brutte notizie per chi ha in programma un viaggio nel Regno Unito nel 2025: dopo l'obbligo di visto annunciato qualche settimana fa, ora si prevedono anche dei rincari sui biglietti aerei. Ad aumentare sarà la tassa di imbarco, ricadrà totalmente sui passeggeri e varierà a seconda della durata del viaggio e della classe scelta. Naturalmente le polemiche non sono mancate, anzi, alcune compagnie stanno già minacciando di tagliare drasticamente i voli per la Gran Bretagna, così lanciare un chiaro messaggio contro il provvedimento: ecco tutto ciò che c'è da sapere sulla Air passenger duty (APD).
A quanto ammonta l'Air passenger duty
Si chiama Air passenger duty (APD) ed è la tassa d'imbarco che verrà imposta a tutti i viaggiatori di almeno 16 anni che partiranno dagli aeroporti britannici. Verrà imposta su tutti i voli nazionali e internazionali in partenza dal Regno Unito e sarà calcolata sia in base alla durata del viaggio che della classe scelta dal passeggero (economy o premium). L'imposta aumenterà ogni anno in base all'indice dei prezzi al dettaglio (RPI) e verrà adeguate in base all'inflazione. Il primo rincaro entrerà in vigore nell'aprile 2025 (sarà pari a 2 sterline a passeggero su ogni volo), poi entro la fine del 2026 ci saranno dei nuovi aumenti. Per viaggiare in classe economy si dovrà pagare 13 sterline per i voli a corto raggio, 88-92 sterline per quelli a lungo raggio. I clienti in premium sborseranno 14 sterline per i voli nazionali, 26 sterline per i voli a corto raggio, 194-202 sterline per quelli a lungo raggio. I jet privati non verranno esclusi dal provvedimento: chi viaggerà a bordo di questi velivoli dovrà affrontare dei rincari del 50% (dunque andranno a pagare tra i 580 e le 600 sterline a seconda della lunghezza del volo).
La reazione di Ryanair al provvedimento
Ryanair è la compagnia che più di tutte si è ribellata all'aumento delle tasse aeroportuali per i voli dal Regno Unito . Il CEO dell'azienda Michael O’Leary ha infatti minacciato di tagliare drasticamente i voli per l'UK, prendendo di mira la cancelliera Rachel Reeves che ha inserito il provvedimento nella manovra finanziaria del prossimo anno. "Non ha la minima idea di come si favorisca la crescita dell'economia nel Regno Unito. Reeves ha danneggiato le prospettive di crescita e ha reso i voli molto più costosi per le famiglie britanniche con la sua decisione stupida, in un momento in cui Irlanda, Ungheria, Svezia e molte regioni italiane hanno abolito le tasse sul trasporto aereo", sono state queste le parole dell'amministratore delegato di Ryanair.