Aperto l’aeroporto internazionale in Groenlandia: perché vale la pena andarci
Se il freddo della Groenlandia vi scoraggia, c'è ben poco da fare: ma se a spaventarvi è la difficoltà di raggiungere la meta, a questo si può rimediare. Il territorio artico, infatti, sta diventando sempre più vicino.
I nuovi collegamenti con la Groenlandia
Il Paese vuole intensificare il turismo, investendo sulla propria unicità, che continua ad affascinare i turisti. Si punta ad ospitarne di più, ma senza snaturare l'essenza del luogo, isolato per sua natura. Si vuole quindi migliorare e intensificare il trasporto aereo, ma al tempo stesso preservare il Paese da un sovraffollamento o un turismo di massa, che non potrebbe mai reggere: le caratteristiche del posto non lo consentirebbero mai. Il 28 novembre è stato aperto un nuovo aeroporto internazionale, dotato di una pista di 2.200 metri nella capitale Nuuk, che consentirà ad aerei più grandi di collegare il territorio artico con il resto del mondo. Fino a ora, invece, per raggiungere l’isola bisognava prendere una nave da crociera o un aereo via Reykjavík o Copenaghen.
Il nuovo aeroporto fungerà da base per Air Greenland e i voli collegheranno anche Nuuk a Reykjavik, in Islanda. La Groenlandia sta per diventare un po' più vicina anche per chi parte dagli USA: a partire da giugno, la United Airlines offrirà voli stagionali da Newark, nel New Jersey, che dureranno poco più di quattro ore. E non è tutto: altri due aeroporti dovrebbero aprire alla fine del 2026, collegando Ilulissat a nord e Qaqortoq a sud. Gli spostamenti sul posto restano ancora problematici: il Paese conta solo 90 chilometri di strade asfaltate, quindi la gente del posto e i turisti si spostano su aerei o piccole barche per raggiungere altre destinazioni all'interno della Groenlandia.
Perché andare in Groenlandia
Jens Lauridsen, amministratore delegato di Greenland Airports, si è detto ovviamente felice delle nuove iniziative, che daranno linfa a turismo ed economia. Sa però che la Groenlandia non è un posto come gli altri, dove vivere un'esperienza turistica standard. "Ci troviamo nell'Artico – ha raccontato alla CNN – I turisti vivranno un'avventura quando verranno qui". Non è un posto per chiunque insomma e lo ha ribadito anche Anne Nivíka Grødem, CEO dell'ente turistico Visit Greenland: "La Groenlandia non è solo una destinazione; è un'esperienza che cambia il modo in cui vedi il mondo. I visitatori dovrebbero arrivare con una mente aperta e uno spirito d'avventura. La cultura tranquilla e riflessiva del Paese offre la possibilità di riconnettersi con la natura e con se stessi".
Questo è sicuramente uno degli aspetti più interessanti di un viaggio in Groenlandia: la possibilità di staccare la spina, di allontanarsi dal caos quotidiano, dalla frenesia della vita di tutti i giorni. Può essere l'occasione perfetta per fare anche un detox digitale, essendo uno dei luoghi più remoti, inaccessibili e isolati al mondo. Ci si lascia alle spalle l'ordinario e ci si immerge nelle straordinarie bellezze di un posto silenzioso e magico, dove la natura è incontaminata e i paesaggi spettacolari (tra iceberg e aurore boreali).
Qui si trova anche l'Ilulissat Icefjord, un sito patrimonio mondiale dell'UNESCO: è un fiordo famoso per i suoi enormi iceberg che si staccano dal ghiacciaio Sermeq Kujalleq. Sono da visitare anche il Nuuk Art Museum nella capitale e i resti degli insediamenti vichinghi. Ovviamente la Groendandia è un paradiso per chi ama gli sport d'avventura, con possibilità di cimentarsi in escursioni, arrampicate o kayak. La gente del posto è molto calorosa, ma attenzione: il termine "eschimese" è considerato inappropriato, preferiscono essere chiamati "inuit".