video suggerito
video suggerito

Addio ai timbri sui passaporti: cosa cambia da novembre per chi viaggia in Europa

Dimenticate i classici timbri sul passaporto, a partire da novembre in molti dei paesi dell’UE verrà introdotto un nuovo sistema di controlli alla frontiera: ecco in cosa consiste.
A cura di Valeria Paglionico
36 CONDIVISIONI
Immagine

I timbri sul passaporto vengono letteralmente "collezionati" da coloro che amano viaggiare in giro per il mondo ma presto potrebbero diventare solo un lontano ricordo. Dopo che i biglietti aerei cartacei sono stati sostituiti dalle carte d'imbarco digitali, ora la stessa sorte sembra toccare anche ai passaporti, che anno dopo anno diventano sempre più obsoleti. A partire da novembre, infatti, nei paesi dell'Unione Europea entrerà in vigore un nuovo sistema di ingresso/uscita automatizzato (EES): ecco di cosa si tratta e quali cambiamenti comporterà nel settore travel.

Come saranno i nuovi controlli di frontiera

Si chiama EES ed è il sistema di ingresso/uscita automatizzato che entrerà in vigore a partire dal 10 novembre nei 29 paesi dell'area Schengen dell'Unione Europea. Dopo che il suo lancio aveva subito diverse battute d'arresto a causa di problemi informatici, ora è finalmente diventato realtà e sembra essere destinato a rivoluzionare le abitudini dei turisti internazionali. Cosa comporta? I viaggiatori extra comunitari che entrano nell'Area Schengen, dunque provenienti dal Regno Unito o da paesi dell'UE che non necessitano di visto, verranno sottoposti a dei controlli di frontiera più semplificati ma allo stesso tempo più efficaci. L'obiettivo è infatti rafforzare la sicurezza delle frontiere e identificare i viaggiatori che superano il periodo di permanenza consentito nell'Area Schengen (90 giorni).

A chi si applica il sistema EES

Niente più timbri per entrare nel paese di destinazione, i turisti che attraversano una frontiera esterna all'UE dovranno scansionare il proprio passaporto (o documento di viaggio) presso un chiosco self-service. Così facendo, sarà più facile tracciare le persone che entrano nell'Area Schengen con un passaporto straniero, limitando la presenza di criminali o immigrati irregolari. Il sistema si applicherà a tutti gli Stati membri dell'Unione Europea a eccezione di Cipro, Irlanda, Islanda, Lichtenstein, Norvegia e Svizzera e registrerà in automatico tutti i dati senza necessitare di un intervento "umano". Non si applicherà ai cittadini/residenti nell'Ue o a coloro che sono in possesso di un visto per soggiorni di lunga durata.

36 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views