Zendaya con un’aragosta sulla gonna: il significato nascosto dietro il look
Le apparizioni sul red carpet di Zendaya non passano mai inosservate. Grazie allo stylist Law Roach, diventato una vera super star a Hollywood, l'attrice classe 1996 splende anche al Comic Con Experience a San Paolo in Brasile indossando una gonna scultura particolare. La diva si trovava alla convention per promuovere Dune 2, il sequel del film nel quale recita a fianco di Florence Pugh, Austin Butler e Timothée Chalamet.
La gonna scultura di Zendaya
Hair look effetto bagnato e un outfit total white: Zendaya è una diva in Brasile. Tra interviste e i flash dei fotografi, gli appassionati (e non) di moda hanno subito notato la gonna scultura davvero particolare, abbinata a una blusa bianca oversize e a gioielli Bulgari. Si tratta di una creazione proveniente direttamente dalle sfilate di Parigi dello scorso settembre: una gonna a sirena con una scultura a forma di aragosta al centro, presentata da Schiaparelli nella collezione Primavera/Estate 2024. Su TikTok il "lobster look" di Zendaya ha fatto impazzire tanti ragazzi e ragazze della Gen Z. Ma qual è l'ispirazione a cui Daniel Roseberry, Direttore Creativo di Schiaparelli, ha attinto per creare questa gonna magnifica?
L'abito aragosta di Elsa Schiaparelli
La collezione Primavera/Estate 2024 di Schiaparelli contiene diversi omaggi alle creazioni di Elsa Schiaparelli, fondatrice della Maison agli inizi del Novecento. Nel 1937, la designer italiana, crea il magico lobster dress. L'abito bianco in seta con gonna ampia è entrato di diritto nella storia della moda: sotto la cintura creamisi è disegnata un'aragosta realizzata da Salvador Dalì che copre l'intera lunghezza della gonna.
Negli anni '30 del Novecento, infatti, le opere di Dalì si arricchirono di aragoste, viste dall'artista come "simbolo sessuale". Un concetto ripreso sia da Elsa Schiaparelli sia da Daniel Roseberry nel suo tributo. Schiaparelli posizionò l'aragosta nella parte inferiore del vestito, facendo ricadere il disegno tra le gambe di chi lo indossa. L'abito di Roseberry, invece, posiziona la scultura sotto i fianchi, quasi a voler simboleggiare le forme dell'apparato riproduttore femminile. L'erotismo è comunque presente in entrambi i lobster look.
L'abito aragosta nella storia: da Wallis Simpson ad Anna Wintour
L'abito aragosta originale fu indossato da Wallis Simpson per un servizio che fu pubblicato nel 1937 su Vogue. Nelle fotografie scattate da Cecil Beaton al Castello di Candé, Simpson è immortalata poco prima del matrimonio con Edoardo VIII. L'abito faceva parte del corredo nuziale di Simpson e fu criticato dall'opinione pubblica per i riferimenti all'erotismo, giudicati inopportuni. La copia originale dell'abito disegnato da Elsa Schiaparelli è conservata al Philadelphia Museum of Art nel 1969.
L'abito è stato rivisitato da Miuccia Prada nel 2012 in occasione dell'apertura della mostra aperta al MOMA Schiaparelli And Prada: Impossible Conversations. Quello stesso anno, Anna Wintour ha indossato l'abito bianco con l'aragosta composta da dettagli in oro al Met Gala a New York.