Zara, dopo le polemiche ritira la campagna pubblicitaria con i manichini che ricordano i morti di Gaza
A poche ore di distanza dalla polemica scoppiata sui social, Zara ha deciso di ritirare la campagna pubblicitariaper la collezione The Jacket. Il servizio fotografico per la quarta collezione di Zara Atelier ha come protagonista la modella Kristen McMenamy, circondata da una serie di manichini avvolti in buste di plastica bianche. A far scatenare l'hashtag #boycottZara ("boicotta Zara") sui social è stato il presunto riferimento ai morti di Gaza contenuto nella campagna.
Le scuse di Zara per la campagna The Jacket: "Un malinteso"
L'accusa che ha fatto il giro dei social riguardava la scelta, secondo molti infelice e indelicata, di aver posizionato intorno alla modella dei manichi avvolti in sacchi di plastica bianchi. Questa immagine ricorderebbe i tradizionali sudari bianchi nei quali vengono avvolti i cadaveri dei civili a Gaza a partire dal 7 ottobre, ossia da quando è in atto una crisi umanitaria senza precedenti.
In queste ore Zara ha pubblicato sui propri profili social un post in cui annuncia il ritiro della campagna The Jacket e si giustifica per il "malinteso" che si è verificato. Come si legge nel post, la campagna è stata ideata a luglio, sotto la direzione artistica di Baron&Baron, ed è stata scattata dal fotografo Tim Walker a settembre, dunque molto prima dello scoppio del conflitto tra Israele e Hamas. "La campagna presenta una serie di immagini di sculture incompiute nell'atelier di uno scultore ed è stata creata con l'unico scopo di mettere in mostra capi artigianali all'interno di un contesto artistico", scrive Zara.
Zara specifica poi di aver rimosso le immagini e ritirato la campagna, sottolineando che "alcuni clienti si sono sentiti offesi e hanno visto nelle fotografie qualcosa di molto lontano da ciò che si intendeva fare quando sono state create". Insomma, per il brand low cost spagnolo si è trattato di un malinteso, di un errore di percezione. L'azienda, dopo le scuse pubbliche, ha ribadito il suo "profondo rispetto per tutti".