West Side Story, i costumi del film di Spielberg raccontano una storia d’amore e di violenza
Il musical West Side Story – una rilettura di Giulietta e Romeo in chiave newyorkese – arriva al cinema: il pluripremiato regista Steven Spielberg firma una nuova versione dell'opera, in una chiave più moderna e spettacolare. Al centro rimane la storia che tutti conosciamo: l'amore tra due ragazzi appartenenti a due bande rivali, un sentimento che sfida pregiudizi e logiche di appartenenza. Nella nuova versione cinematografica anche i costumi raccontano una storia: colori e indumenti sono stati scelti con un significato preciso.
Il significato dei costumi di West Side Story
Spielberg ha voluto raccontare una storia che parlasse dei nostri tempi: razzismo, disuguaglianze sociali, crisi di identità. La trama del musical però risale alla fine degli anni Cinquanta: tra le strade di New York si sfidano due bande rivali, i Jets, di origine europea, e gli Sharks, di origine portoricana. I costumi – che portano la firma di Paul Tazewell – sono stati studiati per riflettere questa contrapposizione, innanzitutto nei colori. I Jets hanno una palette fredda per i Jets (blu, verde grigio) che rispecchia le loro difficoltà economiche e la loro visione pragmatica della vita. Gli Sharks al contrario indossano colori sgargianti: un omaggio alla loro terra d'origine e una testimonianza della loro ambizione.
I costumi stile anni Cinquanta sono curati nei minimi dettagli: i Jets, ad esempio, indossano sempre i jeans, il capo americano per eccellenza, come rivendicazione della loro nuova identità. Gli Sharks invece indossando le guayaberas (una camicia estiva maschile con due pieghe verticali) o le iconiche polo.
Perché la protagonista indossa un abito bianco
Nel contesto della guerra tra bande nasce l'amore tra Maria (Rachel Zegler) e Tony (Ansel Elgort). Anche in questo caso la scelta dei costumi non è casuale: la prima volta che vediamo Maria è con un abito di pizzo bianco, simbolo della sua innocenza. Ma Anita (Ariana DeBose) aggiunge una cintura rossa all'abito: simbolo della femminilità della ragazza che sta sbocciando in una donna, dell'amore passionale che l'attende e anche premonizione del sangue.
Il finale della storia è noto, ma i costumi anni Cinquanta, uniti alle coreografie, rendono il film di Spielberg una gioia per gli occhi: un'ottima alternativa alla classica fiaba di Natale.