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Victoria torna a seno nudo dopo la censura e ribadisce l’inno al “free the nipple”

La performance dei Maneskin agli Mtv Vma è stata censurata perché Victoria era sul palco a seno scoperto. La bassista è convinta che il corpo femminile non abbia nulla di osceno e scandaloso, quindi ha ribadito il suo inno al “free di nipple” per la liberazione del capezzolo.
A cura di Giusy Dente
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I Maneskin sono sulla bocca di tutti e da mesi collezionano un successo dietro l'altro. La band romana che dopo anni di gavetta si è fatta conoscere a X-Factor per poi imporsi all'attenzione mondiale, è composta da ragazzi che hanno scelto di comunicare i loro valori non solo con la musica. Anche attraverso i loro look audaci lanciano provocazioni che parlano di libertà, unicità, verità oltre le apparenze, autenticità al di là degli stereotipi. Se da un lato Damiano non ha esitato a indossare sul palcoscenico gonne, calze a rete e tacchi alti, dall'altro Victoria da tempo si è fatta paladina del movimento free the nipple.

I Maneskin provocano coi look

Pochi giorni fa i Maneskin si sono esibiti a Madrid in occasione del CocaCola Music Experience, ennesimo concerto al di fuori dei confini italiani: ormai la band è famosa in tutto il mondo e in ogni show i quattro non mancano mai di riservare qualche sorpresa. I fan li amano anche per questo: sono pieni di energia, sono autentici, non badano alle apparenze e ai giudizi, perché preferiscono mostrarsi per ciò che sono piuttosto che aderire a immagini preconfezionate. Damiano ha festeggiato il debutto in Oriente con un nuovo tatuaggio, aggiungendo un dragone alla sua nutrita collezione di tattoos, per poi stupire i fan con i denti d'oro, sfoggiati per la prima volta proprio qualche giorno fa a Madrid. Nella stessa occasione, la bassista della band ha messo in mostra i copricapezzoli a forma di stella con un micro top bianco.

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Victoria dalla parte del "free the nipple"

I copricapezzoli sono un must dei look di Victoria De Angelis e le sono necessari per evitare ogni tipo di censura, visto che quando si tratta di capezzoli (ma solo quelli femminili!) i social e non solo hanno regole piuttosto rigide. Proprio di recente è stata protagonista di un episodio che ha fatto molto discutere. La band gli Mtv Vma ha trionfato come come Best Alternative Group, premio mai andato ad italiani. La performance del gruppo è però stata censurata proprio "per colpa" dell'outfit della bassista, anche in quell'occasione con copricapezzoli a forma di stella. Quando durante l'esibizione è rimasta accidentalmente a seno scoperto, la telecamera si è immediatamente spostata. La regia ha scelto di non riprenderla, concentrandosi sul pubblico, piuttosto che sui Maneskin. Se il capezzolo in vista fosse stato quello di Damiano, sarebbe successa la stessa cosa? La risposta è no.

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Sicuramente quando si tratta di corpi c'è un doppio standard. La censura che si abbatte sui corpi femminili non esiste sul fronte maschile ed è un fatto culturale, che ha caricato il seno femminile di una valenza erotica del tutto ingiustificata. Non è una parte del corpo e soprattutto non equivale a quella maschile: è qualcosa di osceno e indecente da coprire, nascondere, censurare. Nasce proprio da queste premesse il movimento "free the nipple" che tante donne hanno abbracciato di recente, rivendicando il diritto a gestire autonomamente il proprio corpo, a scegliere liberamente quando si tratta di esso, senza che siano altri a farlo al posto loro.

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Con un cartellone la bassista della band ha ribadito questo messaggio, che punta a liberare il seno femminile da questo alone di scandalo che ha assunto suo malgrado. Tante altre donne si stanno muovendo sulla stessa linea da Chiara Ferragni ad Aurora Ramazzotti, certe che scoprire un capezzolo non sia esibizionismo, ma piuttosto celebrazione e autodeterminazione. Anche le donne hanno i capezzoli, è anatomia e non hanno nulla di scandaloso o osceno, meritevole di censura.

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