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Tendenze moda Primavera/Estate 2025

Vestirsi solo con mutande e reggiseno, il trend è un’illusione trompe l’oeil (che costa quasi 8000 euro)

Body e leggings che creano sul corpo un’illusione di nudità, abiti disegnati come fossero trench e borse su cui chiusure e cinghie sono solo stampate, la tendenza trompe l’oeil inganna l’occhio mostrando qualcosa che in realtà non c’è.
A cura di Marco Casola
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Balenciaga
Balenciaga
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Questa primavera vi potrebbe capitare di vedere influencer, fashion victim o star sul red carpet con mutane e reggiseno, a ben vedere però potrebbe trattarsi solo di un effetto ottico. Sì, perché l'ultimo trend prevede l'utilizzo di capi di abbigliamento che creano l'illusione della nudità senza che questa sia davvero presente nel look. Si tratta di un escamotage visivo, simile al contouring, che si chiama trompe-l'œil, una tecnica utilizzata spesso nella moda per decorare abiti e accessori, attraverso cui è possibile creare un disegno che sembra reale ma che non è altro che una stampa su un tessuto.

Le illusioni "intime" della moda Primavera/Estate 2025

Con il trompe-l'œil, si possono dunque disegnare finte cinghie sulle borse e bottoni non reali sui trench, colletti e fiocchi su abiti e shirt. Nella Primavera/Estate 2025 la tendenza si spinge ancor più oltre, perché sugli abiti viene stampato o cucito quello che solitamente non è visibile, ovvero l'intimo. Recentemente a Parigi, nel parterre dello show di Balenciaga, abbiamo visto Alessandra Ambrosio con indosso slip e reggicalze in bella mostra, in realtà la top model non era praticamente nuda, ma indossava un paio di leggings a effetto trompe-l'œil, che riproducevano i capi intimi su capi di abbigliamento.

Look Balenciaga
Look Balenciaga

Dopo gli abiti couture mangiati dalle tarme e le scarpe non scarpe utili per camminare a piedi nudi, questa nuova provocazione viene ancora da Demna, geniale ex Direttore Artistico di Balenciaga, da poco alla guida di Gucci (sembra che il suo debutto ci sarà il prossimo febbraio a Milano). Lo stilista nell'ultima collezione disegnata per Balenciaga ha inserito infatti look trompe-l'œil con leggings color carne su cui sono cuciti reggiseni o sono disegnati slip in pizzo, reggicalze e autoreggenti. Le stampe sono curate nel minimo dettaglio e da lontano l'effetto trompe-l'œil inganna l'occhio, facendo sembrare il corpo nudo, coperto solo da slip in pizzo. Ancora Balenciaga, sul sito del brand, vende body color carne, di colori differenti che si avvicinano a incarnati della pelle diversi, dai più chiari ai più scuri, con su cuciti veri reggiseni in pizzo bianco, con tanto di ferretto e fiocco al centro, che ricordano i capi intimi anni '90. Il body in questione è venduto a 2,900 euro, mentre i leggings effetto reggicalza costano 4,900 euro.

Body Balenciaga
Body Balenciaga

L'evoluzione del trompe-l'œil nella moda

Nella moda tutto è già stato fatto, tutto è già stato reinterpretato e tutto è tornato in auge più e più volte. I body e i leggings trompe-l'œil di Balenciaga non sono i primi capi che sfruttano l'illusione ottica per creare un effetto visivo differente dalla realtà. Lo faceva il marchio Roberta di Camerino, fondato nel 1945 da Giuliana Coen Camerino, con le sue iconiche borse, su cui erano disegnate fibbie e chiusure, o con gli abiti, su cui erano stampate le pieghe delle gonne, i profili dei cardigan o quelli delle camicie.

Roberta di Camerino Spring/Summer 2012
Roberta di Camerino Spring/Summer 2012
Una borsa di Roberta di Camerino
Una borsa di Roberta di Camerino

Il trompe-l'œil è tornato prepotente nelle collezioni degli ultimi anni. Raf Simons e Miuccia Prada sulla passerella Primavera/Estate 2025, in un mare di citazioni autoreferenziali, hanno fatto sfilare pantaloni su cui le cinture erano solo disegnate, proprio come i colletti stampati su maglioni e camicie, tutti finti, tutti stampati in trompe-l'œil.

Prada collezione Spring/Summer 2025
Prada collezione Spring/Summer 2025

La Signora della moda italiana non ha mai nascosto il suo amore per gli effetti ottici: nel 2017 per l'inverno di Miu Miu aveva creato trench in pvc dai contorni disegnati, nello stesso anno sulla passerella autunnale di Prada sfilavano borse in velluto trompe-l'œil, con chiusure e fibbie disegnate sul velluto. Ancora prima, nella collezione Autunno/Inverno 2011-2012 di Prada, aveva inserito stivali trompe-l'œil che sembravano mary jane indossate con lunghi calzini al polpaccio. E questi sono solo alcuni degli esempi pradiani di illusioni ottiche in passerella.

Miu Miu Fall-Winter 2017-2018
Miu Miu Fall-Winter 2017-2018
La borsa Prada tromp l'oeil della collezione FW 17-18
La borsa Prada tromp l'oeil della collezione FW 17-18

Gli effetti ottici e le illusioni sono di casa anche da Moschino, soprattutto nelle collezioni disegnate da Adrian Appiolaza, che si diverte spesso a stampare i contorni di abiti e t-shirt, disegnandoli come fossero schizzi preparatori sul tessuto e mescolando le forme. Dunque i vestiti hanno colletti, bottoni e cinture, proprio come i classici trench, ma tutti questi dettagli sono solo disegnati sul tessuto bianco per creare l'effetto illusorio, su un trench che trench non è.

Moschino Spring Summer 2025
Moschino Spring Summer 2025

Anche Jonathan Anderson, da poco al timone di Dior Homme, negli anni di direzione creativa da Loewe, ha giocato più e più volte col trompe-l'œil, creando forme illusorie. L'esempio più celebre è quello della capsule collection pixel della Primavera/Estate 2023, in cui erano protagonisti abiti e felpe pixellate, simili a figurine bidimensionali che sembravano fuori uscire dal corpo, mentre sulla passerella F/W 23-24, ancora di Loewe, il designer si era divertito a stampare le forme di un trench su abiti tunica in satin.

La collezione pixel di Loewe
La collezione pixel di Loewe
Loewe collezione Autunno/Inverno 23-24
Loewe collezione Autunno/Inverno 23-24

I jeans che non sono jeans

Il trompe-l'œil utilizzato dagli stilisti non si limita alla stampa di un disegno illusorio su un tessuto, spesso l'illusione è materica. In questi casi a essere ricreato è un pattern su un materiale inconsueto. L'esempio più celebre è quello degli iconici pantaloni di Bottega Veneta, che sembrano realizzati in denim ma in realtà sono fatti in nappa su cui è stampata la texture tipica dei jeans.

Bottega Veneta Fall/Winter 23-24
Bottega Veneta Fall/Winter 23-24

Ancora effetti illusori nei jeans di Valentino, Maison che, in una delle ultime collezioni couture firmate da Pierpaolo Piccioli. elevò il capo casual a capo di lusso e d'Alta Moda, presentando un paio di pantaloni su cui la trama del denim era disegnata con effetto trompe-l'œil, mediate l'utilizzo di centinaia di miglia di cristalli applicati in modo tale da ricreare le sfumature di un paio di jeans oversize. Questo capo, che da lontano appare come un denim classico ma se visto da vicino è un'opera d'arte d'alta sartoria, è lo stesso che ha indossato Marco Mengoni sul palco di Sanremo 2024.

Valentino Haute Couture Fall/Winter 23-24
Valentino Haute Couture Fall/Winter 23-24

Trompe-l'œil e tendenza lingerie

L'ultima evoluzione del trend trompe-l'œil, come si diceva all'inizio, è quella che si lega strettamente con la tendenza lingerie. Negli ultimi anni infatti i capi intimi, gli slipdress simili a sottane, i reggiseni e i collant, diventano protagonisti dei look. Non più nascosti sotto gli abiti, questi capi sono in bella mostra e vengono utilizzati come simbolo di liberazione del corpo femminile. Corsetti, guepiere e reggiseni con ferretto, da elementi di costrizione per le donne, se palesati e messi in mostra sfacciatamente, diventano il mezzo attraverso cui riprendere il controllo del corpo. L'esibizione dell'intimo diviene dunque un gesto simbolico di emancipazione e libertà. Oltre a Demna, con i body e i leggings trompe-l'œil, anche Glenn Martens negli anni di direzione creativa da Diesel ha messo in mostra i capi intimi femminili disegnandoli con particolari effetti trompe-l'œil su tubini aderenti.

Diesel Spring Summer 2024
Diesel Spring Summer 2024

Naked dress: corpi nudi disegnati

Non possiamo parlare del trend trompe-l'œil nella moda senza citare il momento in cui hanno spopolato i naked dress. Questi vestiti sono molto diversi dagli abiti trasparenti che mostrano il corpo nudo, in questo caso la nudità è solo disegnata sul tessuto, ancora una volta si tratta di un'illusione. Uno dei look "nudi" che ha fatto più scalpore è stato senza dubbio quello Chiara Ferragni a Sanremo 2023, stiamo parlando dell'ormai celebre abito custom made di Dior, sui cui erano disegnate con i cristalli le forme reali del corpo dell'influencer. Quel tubino nudo esibito sul palco dell'Ariston non è passato inosservato e a suo modo ha contribuito a far salire su quel palco nazional popolare la discussione legata alla liberazione del corpo femminile, troppo spesso costretto, troppo spesso nascosto.

Chiara Ferragni in Dior a Sanremo 2023
Chiara Ferragni in Dior a Sanremo 2023

Prima di Ferragni c'era stata anche Kylie Jenner che, pubblicando su Instagram una foto con un naked bikini, lanciò il suo personale supporto alla campagna Free The Nipples, contro le politiche dei social che oscurano e bannano esclusivamente i capezzoli delle donne e non quelli degli uomini. Nell'immagine, la più piccola della stirpe Kardashian-Jenner, appariva con con indosso un bikini con su stampati capezzoli femminili. Il bikini faceva parte di una capsule collection di Jean Paul Gaultier x Lotta Volkova, in cui spiccava anche il naked dress con su stampato un corpo femminile interamente spogliato sia da abiti che da capi intimi, un corpo che non poteva essere censurato perché era disegnato. In questo, come in altri casi, l'utilizzo del trompe-l'œil  ha una valenza politica: l'illusione ottica viene sfruttata per evidenziare il controllo della società patriarcale sul copro delle donne, per mostrare quel corpo così com'è, per spogliarlo dalle costrizioni e renderlo finalmente libero.

Il naked dress Jean Paul Gaultier x Lotta Volkova
Il naked dress Jean Paul Gaultier x Lotta Volkova
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