Creme anti rughe, cibi anti age, contouring per "nascondere i segni del tempo". Tra le tante ossessioni della nostra società quella dell'età è la più sciocca, per la semplice ragione che siamo tutti destinati a perdere. Le lancette non girano mai all'indietro e i segni che il tempo lascia sul viso sono la testimonianza di quanto abbiamo vissuto, riso, pianto, gioito. Eppure niente, non ci diamo pace. In un settore come quello dello spettacolo, che considera "vecchie" le donne adulte, è un sollievo vedere la grazia e l'eleganza di Cate Blanchett e Julianne Moore, rispettivamente 53 e 61 anni: sono loro le vere dive di quest'edizione e a ogni red carpet rubano puntualmente la scena alla folta schiera di influencer ventenni o giù di lì. E che dire poi di Isabelle Huppert, 69 anni? Al photocall del film La syndicaliste è arrivata in pantaloni di pelle e occhiali da sole, dimostrando che tutto sommato il calendario è un concetto relativo di fronte allo stile.
Algida, elegante, raffinata nello stile e sofisticata sullo schermo: Cate Blanchett incarna la definizione contemporanea di diva. Sbarcata sul molo dell'Excelsior con un paio di pantaloni di pelle e camperos, ha subito cambiato passo al red carpet: niente fronzoli, niente scintillii esagerati, niente abiti bomboniera. Al photocall ha incantato tutti con un completo pantalone celeste Roksanda, mentre sul red carpet ha sfoggiato una tuta-bouquet con i pantaloni di Schiaparelli, una creazione couture fresca fresca delle più recenti sfilate parigine.
Un look che, diciamo la verità, poche altre potevano indossare con tanta nonchalance: serve quantomeno un pizzico di audacia e di ironia per indossare un intero mazzo fiori sulla scollatura. E infatti, prevedibilmente, tante colleghe più giovani sono andate sul sicuro con abiti lunghi e fascianti, senza deludere ma senza neanche stupire. Cate Blanchett sull'invecchiamento si è espressa varie volte: ha spiegato che le pressioni dell'industria le sembrano quantomeno folli e che lei, di fronte allo specchio, cerca di essere "razionale". Le rughe, per esempio: una fatica mostruosa cancellarle, ma volete veramente suggerire che tolgano qualcosa al suo viso?
A proposito di lezioni di stile: Julianne Moore, 61 anni, arriva al molo con jeans e t-shirt, più cool di tante ventenni che vorrebbero farci credere che pizzo e tacchi a spillo siano un abbigliamento comodo per la barca. Sarà. Poi rilancia con un abito trasparente per il primo red carpet– una scintillante creazione di Valentino – e con un abito bustier firmato Armani Privé. Chi ha detto che con l'età bisogna smettere di giocare con la moda?
Sfatiamo un mito: ci hanno insegnato a pensare che giovane è meglio, sempre. La carica delle over cinquanta al Festival di Venezia – dalla divina Catherine Deneuve a Isabelle Huppert – ci dimostra che la classe a molto poco a che vedere con la carta d'identità. E che l'età ha i suoi doni: fascino, disinvoltura, intelligenza, quel pizzico di brio che spinge a preoccuparsi sempre meno di cosa dicono gli altri e molto di più di cosa ci fa stare bene.
Stasera è la volta di Isabelle Huppert, ormai musa a tutti gli effetti di Balenciaga. L'attrice a ogni red carpet sfoggia abiti concettuali che farebbero impallidire le altre star. A noi, invece, fanno tirare un sospiro di sollievo: quanta fatica in meno faremmo se iniziassimo a vedere l'età come una liberazione, anziché come un fardello.