Valentino sempre più green: ora i tessuti “addormentati” avranno una nuova vita
La sostenibilità è la nuova parola d'ordine della moda: molti brand stanno cercando strade più sostenibili per creare le collezioni. Una tendenza molto amata dal lusso è l'upcycicling: è l'arte di usare vecchi capi e tessuti inutilizzati per creare nuovi abiti e accessori, riducendo al minimo gli sprechi. Non tutti sanno infatti che esistono magazzini e magazzini pieni di tessuti perfetti validi ma mai inutilizzati: la Maison Valentino ha deciso di dare a questo tesoretto una nuova vita con il progetto Valentino Sleeping Stock, un'iniziativa creativa e sostenibile.
Cos'è il progetto Valentino Sleeping Stock
La casa di moda romana si sta impegnando per ridurre l'impronta ambientale: dopo la decisione di spegnere le luci delle vetrine di notte ha lanciato una nuova iniziativa, Valentino Sleeping Stock. Il nome fa riferimento ai deadstock, cioé ai capi e ai tessuti inutilizzati che giacciono sugli scaffali dei depositi. Fondi di magazzino di altissima qualità che aspettano solo una seconda vita: non sono ‘morti', dice Valentino, ma ‘addormentati'. La casa di moda romana ha quindi deciso di risvegliarli insieme a Tissu Market, famoso rivenditore di tessuti parigino pioniere dell'upcycling.
L'importanza dell'upcycling nella moda
Negli archivi di Valentino c'è un vero e proprio tesoro: tessuti di chiffon, taffetà, dévoré, crêpe de chine con stampe floreali e pizzo utilizzati nelle collezioni pret-à-porter e haute couture. Ora sono pronti per vivere una nuova vita: tutti i proventi delle vendite saranno interamente devoluti alla Bottega dell'Arte di Valentino, programma volto alla formazione interna di profili professionali per il mondo degli atelier del brand. "All'origine di questa iniziativa – spiega il fondatore Franck Lellouche – c'è una convinzione profonda, personale e condivisa: l'importanza dell'upcycling come motore del cambiamento che intendiamo instaurare nel settore della moda. La ricerca dell'eccellenza, l'inclusività e l'impegno attraverso il processo creativo sono alcuni dei valori fondamentali che condividiamo".