Valentino Garavani compie 90 anni: la storia dell’ultimo imperatore della moda, da Voghera ai reali
"Dopo il me il diluvio": così Valentino Garavani riassumeva la sua importanza nel mondo della moda ai giornalisti. Chi potrebbe mai rimpiazzare lo stilista che per mezzo secolo ha dettato le regole dello stile internazionale, vestendo dive di Hollywood, principesse e first lady? Oggi, 11 maggio, Valentino Garavani compie 90 anni e il mondo della moda festeggia il suo ultimo imperatore, che da Voghera ha conquistato l'Olimpo della moda internazionale.
Valentino Garavani, da Voghera all'Olimpo della moda
Valentino Garavani è nato a Voghera, in provincia in Pavia, l'11 maggio 1932: fin da bambino sognava il mito del cinema, del glamour e della sartoria. A ispirarlo è stata la modista Ernestina Salvadeo, che lo spinse a studiare figurino a Milano: il suo talento lo portò a Parigi, nell’atelier di Guy Laroche, dove rimane folgorato dal fermento internazionale e dal gusto raffinato. La storia di Valentino Garavani è una storia di immenso talento, di duro lavoro e di immensi successi, ma inizia da un fallimento: la sua prima attività, fondata nel 1957 con l'aiuto del padre, non decolla.
La storia sarebbe potuta finire lì, ma un incontro cambia completamente il corso degli eventi: Valentino Garavani, aspirante stilista, conobbe lo studente di architettura Giancarlo Giammetti, l'uomo che sarebbe diventato il compagno di una vita e il suo partner commerciale. Insieme fondarono la Maison Valentino in via Condotti, atelier che in pochi anni sarebbe diventato il ritrovo di celebrità, dive del cinema, eredi della nobiltà romana.
Tra Giancarlo Giammetti e Garavani nacque un rapporto simbiotico: amici, compagni di vita, partner commerciali. Uno sui libri contabili, l'altro libero di creare. Erano gli anni della Hollywood sul Tevere, della dolce Vita, e Valentino sapeva ciò che le sue clienti volevano: "Essere bellissime". Lo avrebbe detto lui, molti anni dopo, nel documentario sulla sua vita L'Ultimo Imperatore, appellativo che si è meritato nel corso dei decenni. I suoi abiti erano inconfondibili per l'eleganza delle linee, la maestria dei ricami preziosi, i colori assoluti: nero, bianco, rosso. Già, il rosso: folgorato da uno spettacolo teatrale Valentino Garavani scelse il rosso come firma di stile, emblema di femminilità e sensualità.
Perché Valentino è l'ultimo imperatore della moda
Lo stile di Valentino ha attraversato le mode e i decenni: ha vestito Liz Taylor, Jackie Kennedy, Sophia Loren. Non è riuscito a vestire la regina Elisabetta, ma si sono stretti la mano. La stampa americana lo soprannominò The Chic dopo la benedizione ricevuta da Diana Vreeland, direttrice di Vogue. L'addio alla moda di Valentino non è stato un evento, è stato l'Evento con la e maiuscola: tre giorni di celebrazioni che hanno riunito teste coronate e star di Hollywood a Roma, dove Valentino ha fatto sfilare per l'ultima volta le sue creazioni all'Ara Pacis, per poi brindare in un galà tra le colonne del tempio di Venere.
La grande epopea di Valentino continua ancora oggi, ma con una nuova gestione. Il marchio è stato venduto nel 1998 alla casa tedesca Hdp poi rilevato dal Gruppo Marzotto e infine nel 2007 passato a un gruppo negli Emirati Arabi. A disegnare il marchio oggi è Pierpaolo Piccioli, che sta scrivendo un nuovo capitolo di successo. Ma l'ultimo imperatore rimane lui, Mr. Garavani, la quintessenza di Valentino, con la sua gloria e i suoi capricci, il culto del bello e il perfezionismo, le sue bizze e la sua passione per i carlini.
Nessuna festa faraonica quest'anno, conferma l'ufficio stampa, ma un party con pochi intimi. Da tanti gli auguri, dalla leggendaria editor Suzy Menkes a Victoria Beckham, da Pierpaolo Piccioli a Maria Grazia Chiuri (oggi stilista di Dior). Modelle e stilisti condividono un ricordo con lo stilista, consapevoli di aver lavorato con una leggenda vivente. Esteta e icona al tempo stesso, l'uomo che ha reso la moda italiana sinonimo di eleganza nel mondo. Dopo di lui, il diluvio.
"Après moi, le déluge!"