Valentino e Piccioli fine di una storia, Susanna Ausoni: “Pierpaolo rischiava, sarà giovane per sempre”
Risale al tardo pomeriggio di venerdì 22 marzo 2024, l'annuncio ufficiale diffuso da Valentino dell'addio di Pierpaolo Piccioli dopo 25 anni di collaborazione con la Maison. Il comunicato ha lasciato di stucco il mondo della moda e i tanti fan del Direttore Creativo che con la sua arte è riuscito a raccogliere l'heritage di Valentino, senza snaturarlo ma traghettandolo nella modernità, con eleganza e gentilezza. Piccioli ha portato nelle collezioni di Valentino la contemporaneità, senza mai essere schiavo delle regole del mercato o delle tendenze del momento, riuscendo nel difficile intento di elevare la moda e spingerla verso l'arte, pur riuscendo ad avvicinarla a un pubblico sempre più ampio, meno elitario e ristretto.
A poche ore dall'annuncio abbiamo intervistato Susanna Ausoni, celebre stylist di molte star della musica e dello spettacolo, che negli anni della direzione creativa di Piccioli da Valentino ha collaborato diverse volte con il designer, vestendo con i look da lui creati molte delle sue celeb, da Laura Pausini a La Rappresentante di Lista.
Ausoni e Piccioli, l'incontro a MTV
Nell'intervista a Fanpage.it Ausoni ricorda gli inizi delle sue collaborazioni con Piccioli, raccontando il primo incontro professionale: "Ci conosciamo professionalmente da tantissimi anni perché quando lavoravo per MTV quello che adoravo di più in Valentino, ti sto parlando di 20 anni fa, erano gli accessori. All'epoca c'era una seconda linea che si chiama RedValentino. Pierpaolo, insieme alla Chiuri, disegnavano gli accessori di Valentino e della linea Red. Quindi li usavo molto per i VeeJay perché erano veramente all'avanguardia. Erano dei capolavori, cioè contenevano quella poesia che è propria di Pierpaolo, perché lui non è mai stato un semplice designer".
Pierpaolo Piccioli, la semplicità di un designer gentile
Lontano dagli eccessi degli stilisti star, Piccioli ha mantenuto una semplicità essenziale, nella vita e nel lavoro. Le sue creazioni in Valentino erano specchio del suo essere: "Di lui mi è sempre piaciuta la gentilezza e l'umanità – afferma Susanna Ausoni – la sua moda è sempre stata estensione di ciò che lui è. Il suo è sempre stato un approccio assente di divismo. Pensiamo a personaggi come John Galliano, senza dubbio un grande artista, ma con dei modi da Diva. Pierpaolo, invece, non è così. Ho sempre pensato che lui avesse un contenuto poetico. Ho sempre riconosciuto quella poeticità in tutto quello che faceva. Quando hai questa capacità riesci a creare una vera e propria letteratura per il linguaggio moda".
Il coraggio di Piccioli e gli abiti per Sanremo
A contraddistinguere il carattere di Piccioli e il suo lavoro da Valentino è anche il coraggio, inteso come desiderio di spingersi oltre le regole, di sperimentare con la moda, di vestire tutti i corpi, di superare le distinzioni di genere, di percorrere strade più insidiose e meno battute. Proprio sul coraggio dell'ormai ex Direttore Creativo di Valentino Ausoni ricorda il lavoro fatto insieme per comporre il guardaroba del duo La Rappresentante di Lista a Sanremo 2021: "Quando ho presentato il progetto all'ufficio stampa, a Pierpaolo, Sabato e anche a Gianluca, hanno avuto coraggio, cioè hanno intravisto qualcosa. All'epoca La Rappresentante di Lista era un duo totalmente indie, una band da centro sociale. Ho raccontato chi erano e soprattutto il loro messaggio, sottolineando il legame con il teatro, la vicinanza al mondo pasoliniano o di Pina Bausch. Il fatto che una Maison così importante mi abbia ascoltato non è una cosa comune. Anche perché solitamente la case di moda arrivano dopo, quando i personaggi hanno già raggiunto il successo. Non rischiano. Pierpaolo ha rischiato. Lui era moderno, sarà giovane per sempre di testa".
Quell'anno la cantante del gruppo, Veronica Lucchesi, indossò uno dei lunghissimi e ormai iconici abiti bianchi, che facevano parte della collezione Haute Couture Autunno/Inverno 20-21, disegnata e presentata da Piccioli in pandemia. Quella collection fatta di soli 15 vestiti, senza ricami o fantasie, con strascichi di cinque metri, creati per rappresentare un sogno leggero in contrasto con le difficoltà del momento storico. Creati per lanciare un messaggio di speranza, un nuovo inizio per dare ancora spazio alla bellezza in un momento così buio.
Sul lavoro fatto insieme prima di Sanremo Ausoni ricorda: "Lui non è una persona che parla tanto, è uno che osserva molto, è molto simpatico, però sul lavoro è un grande osservatore, di poche parole. Mentre preparavamo questi look per La Rappresentante di Lista, mi ricordo che a un certo punto, durante una prova, mi ha guardata e e mi ha detto: "Susanna, la verità è che c'è bisogno di bellezza". Una frase semplice ma che mi ha toccato tantissimo. Quella frase conteneva tutto e non aveva nulla a che fare con i vestiti. E io l'ho guardato e mi stavo quasi commuovendo. Perché quella frase è una visione della vita".
Il futuro di Valentino: chi sostituirà Pierpaolo Piccioli?
Sul futuro, e su eventuali sostituiti che potranno raccogliere l'eredità di Piccioli da Valentino, Ausoni afferma: "Non so che volto prenderà adesso il brand, perché la verità è che Valentino era molto un'estensione anche della poetica di Pierpaolo. Lui è riuscito in un'impresa molto difficile: dare una nuova vita a un brand storico che si portava dietro un heritage immenso e ingombrante. Pierpaolo ha fatto delle cose in Valentino epiche. Oggi mi chiedo chi c'è di nuovo che potrebbe prendere il suo posto. Non saprei chi potrebbe essere il suo erede. Pierpaolo poteva vestire le 20enni e le 50enni, perché avevo una base professionale forte. Quando arrivi al suo livello non sei più solo un designer, perché per me Pierpaolo è un artista, il lavoro che ha prodotto è arte, non è solo moda, è da museo".