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Ugly Cakes, un fenomeno tutto italiano: le torte brutte di Veronica Boienti sono già una dolce tradizione

Torte brutte e frasi ironiche: il fenomeno delle Ugly Cakes spopola sui social. Veronica Boienti, la sua fondatrice, racconta com’è nata l’idea.
A cura di Arianna Colzi
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Una delle Ugly Cakes
Una delle Ugly Cakes

Le Ugly Cakes sono il tormentone dell'ultimo anno. Nel 2023 le torte con le scritte divertenti sopra sono state le più richieste, fotografate e replicate. Influencer, star e celebrities: tutti vogliono la torta personalizzata con la scritta. Ridurre le "torte brutte" a un semplice trend, però, sarebbe riduttivo. Perché le scritte personalizzate rivelano il desiderio di raccontare chi siamo e molto altro, come ha confermato a Fanpage.it anche Veronica Boienti. Classe 1995, la fondatrice di Ugly Cakes ha una laurea in comunicazione, tanta determinazione e un sacco di idee: il tutto decorato con le immancabili ciliegie candite.

Veronica Boienti, classe 1995 | Foto Lea Anouchinsky
Veronica Boienti, classe 1995 | Foto Lea Anouchinsky

Ugly Cakes, torte brutte per persone belle

Il progetto di Ugly Cakes nasce da Veronica Boienti che è da sempre legata alla pasticceria, visto che ha trascorso buona parte della sua vita nella panetteria di famiglia ad Arese. Con il diploma di pasticceria in tasca, Boienti progetta, nel 2020, il concept che c'è dietro a Ugly Cakes: "Volevo fare dei prodotti che fossero genuini e che si prendessero anche un po' in giro da soli".

Una Ugly Cakes
Una Ugly Cakes

Tutto è iniziato, come spesso accade, per gioco, con una frase cinica e irriverente scritta sulla torta di un amico. Poi è arrivata l'idea di realizzare un unico prodotto, le lambeth cake, sopra le quali scrivere frasi che racchiudessero l'identità del festeggiato. Le lambeth cakes sono torte nate in Inghilterra nel 19esimo secolo. Strutturate su più piani, sono decorate con diverse tecniche di pasticceria, che prevedono un ornamento sui lati e uno spazio decorabile al centro.

Le decorazioni di una Ugly Cakes
Le decorazioni di una Ugly Cakes

Nell'ultimo anno il business delle Ugly Cakes ha spopolato sui social: chiunque ha o vuole una torta decorata con una frase iconica. Boienti, quindi, si è trovata nel 2023 (il sito è attivo dalla fine del 2022) a gestire una mole di ordini sempre più impressionante, considerando che ancora oggi tutte le torte sono taylor made, ossia  vengono prodotte da lei nel panificio di Arese.

Le creazioni di Ugly Cakes
Le creazioni di Ugly Cakes

"Dal sito arrivano gli ordini e, anche grazie all'aiuto di un'assistente, gestisco il calendario in modo da esaudire per tempo tutte le richieste. Da quando il profilo social (che vanta oggi 192mila followers, ndr) ha cominciato a crescere in maniera esponenziale ho capito che tutte le mie aspettative si stavano ribaltando. Considerando che sono partita gesto gli ordini con dei semplici post-it, è stato un bel salto".

Una torta Ugly Cakes
Una torta Ugly Cakes

Ugly Cakes, le richieste più strane

Con l'Ugly Cakes mania che dilaga sempre di più, non c'è una scritta che non abbiamo visto sopra le tradizionali lambeth cakes. A Fanpage.it Veronica Boienti ha raccontato le richieste più comuni che le fanno i clienti, così come quelle più assurde e bizzarre. "Le richieste più assurde, sembra strano, ma non sono relative alla scritta quanto piuttosto alla forma: mi è stata chiesta una torta a forma di pene o altre idee simili. Le frasi generalmente o le propongo io oppure le decidiamo insieme, anche in base alla persona. Le prime scritte sono ancora oggi le più divertenti e sono quelle che hanno fatto andare virale il progetto come ‘Non voglio soluzioni, voglio solo lamentarmi'. Forse quella più mainstream è quella composta da una breve descrizione personale a cui aggiungiamo ‘since' e la data di nascita."

La torta per i 30 anni di Valentina Ferragni
La torta per i 30 anni di Valentina Ferragni

In questo anno frenetico, l'ideatrice di Ugly Cakes ha raccontato come non siano mancate anche le richieste cui ha dovuto dire no. "Nel periodo in cui è morta la Regina Elisabetta II, mi è arrivata una proposta di scritta da parte di un cliente a cui ho dovuto dire di no. Non volevo associare il concept a una battuta che fosse sgradevole".  

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Ugly Cakes, un fenomeno tutto italiano

Se guardate la vostra bolla social, vi sarete accorti che le "torte brutte" sono ovunque. Considerando che l'Ugly Cakes originale è stato ideato e prodotto in Lombardia (e lavora solo su ritiro in negozio), è possibile comprendere come il fenomeno abbia dilagato anche in altre pasticcerie: insomma, sembriamo un Paese che ha sempre prodotto torte brutte sotto forma di lambeth cakes. "Nella pasticceria non c'è tutela, dunque non è possibile rivendicare una sorta di copyright. Sto lavorando per la gestione del concept, in modo da poter rivendicare come parte di ‘Ugly Cakes' qualsiasi progetto – che sia merchandising o prodotto di pasticceria –  vorrò portare avanti in futuro".

Le torte brutte sono già una dolce tradizione

Con Veronica Boienti, poi, abbiamo cercato di capire se e quanto la tendenza Ugly Cakes potesse aver spopolato al punto da aver raggiunto il suo culmine. Come ogni trend lanciato sui social, il dubbio sembra riguardare la sua capacità di rigenerarsi e diventare altro per poter sopravvivere alla "stanchezza" che accompagna la velocità di oggi. Le Ugly Cakes, dunque, hanno già acquisito lo status di "dolce tradizionale"?

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A Fanpage.it, Veronica Boienti non sembra affatto preoccupata, anzi: "Ho tante idee quindi non mi spavento, sono più preoccupata dal punto di vista del consumatore che è più legato all'idea di base del progetto e magari sarà più faticoso farlo riadattare a una cosa nuova. Ma personalizzare le torte non è un trend passeggero, perché il cuore del progetto restano pur sempre i dolci". Il "basta scrivere cose sulle torte" è un trend parallelo che potrebbe nascere. Una frase che ironicamente  anche l'influencer Giulia Valentina ha voluto scrivere sulla sua torta di compleanno. E un fenomeno su cui la stessa Veronica Boienti riflette. "Mi dispiace solo che a screditare quest'idea siano altri pasticceri, molti dei quali hanno riprodotto il concept come fosse un'idea loro".

La torta di Giulia Valentina firmata Ugly Cakes
La torta di Giulia Valentina firmata Ugly Cakes

Ampliando poi lo sguardo, il trend delle ugly cakes ha avuto e ha i suoi corrispettivi nel mondo della moda, nell'arte, nella fotografia. Un desiderio non tanto di "cose brutte" in sé quanto piuttosto di un ritorno a una semplicità andata un po' perduta. Veronica Boienti racconta a Fanpage.it che la macro tendenza è probabilmente "frutto di un'esigenza, anche mia personale, di allontanarci da canoni estetici irraggiungibili. Mi piace che, anche in altri ambiti, la gente abbia iniziato a mostrarsi per quello che è e che le imperfezioni siano diventate qualcosa di cui andare fieri".

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La torta brutta dei sogni e i progetti futuri

L'anno prossimo proprio ad Arese aprirà il primo Ugly Cakes shop, un laboratorio che "riprenderà il mio concetto di pasticceria che è più anglosassone piuttosto che quello italiano". Ma i sogni e gli obiettivi di Veronica Boienti non si esauriscono qua. Nel cassetto rimangono ancora tante soddisfazioni accanto alle molte ambizioni.  "Ho realizzato una torta per Don Joe, il rapper e produttore ex Club Dogo. Mi ha resa troppo felice la sua richiesta, anche perché si scontra con il percepito delle Ugly Cakes che è molto più ‘delicato'. Questo abbinamento apparentemente distante mi ha sorpresa. Mi piace uscire dalla comfort zone". E chissà che una richiesta fuori dal comune non arrivi per la reunion dei Club Dogo al Forum di Milano.

La torta realizza per Don Joe
La torta realizza per Don Joe
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