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Tutti pazzi per il bubble tea: in Italia 160 locali e un mercato da 30 milioni di euro

Cresce il mercato del bubble tea, il tè con le bolle. L’Asia ha ancora i numeri più alti, ma il fenomeno è in crescita anche in Italia, a Milano soprattutto.
A cura di Giusy Dente
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Cibi e bevande vanno fortissimo sui social: non c'è colazione, pranzo, merenda o cena che non vengano instagrammate da utenti di ogni età, alla ricerca dello scatto perfetto. Condividere la pizza il sushi, il gelato è diventato un vero e proprio rituale: prima si scatta e poi si gusta. E sicuramente ci sono alimenti che si prestano più di altri per acchiappare like. Uno di questi è il bubble tea, la cui fama è cresciuta a dismisura investendo anche l'Italia e diventando la bevanda di tendenza del momento.  Ma a cosa deve la sua fortuna e soprattutto il mercato come mai è così in espansione?

Che cos'è il bubble tea

Sì, si chiama bubble tea proprio perché è un tè con le bolle. La caratteristica di questa bevanda, infatti, è che può essere masticata, oltre che bevuta. Immerse nella parte liquida ci sono delle perle gommose di tapioca (boba) unite a popping boba (sferette che si sciolgono con la saliva rilasciando succhi aromatici) e gelatine alla frutta. Ne esistono anche versioni ghiacciate e in questo caso l'aggiunta di ghiaccio rende il tutto più cremoso che liquido. In genere le basi di partenza sono diverse tipologie di tè: verde, nero, deteinato o bianco.

Ma ovviamente nel tempo l'offerta si è molto ampliata, includendo caffè, latte, acqua di rose. Ciò che non può mancare sono ovviamente le tradizionali bolle scure che si depositano sul fondo. Le perle di tapioca sono solitamente verdi o nere, perché vi si aggiunge zucchero di canna. Le gelatine, invece, possono avere gusti e forme diverse: cubetti o stelline al sapore di cocco, frutta, erbe e chi più ne ha più ne metta.

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Cresce il successo del bubble tea

Il rapporto di Cross Border Growth Capital conferma quanto sia gettonato il bubble tea, che va fortissimo soprattutto nei Paesi asiatici, dove è stato inventato. La sua nascita risale agli anni Ottanta a Taiwan, anche se il boom a livello mondiale si è avuto negli anni Duemila e ancora di più nell'ultima periodo. Secondo i dati del Bubble Tea Market Report 2021 il mercato globale che ruota attorno alla bevanda vale 2,7 miliardi di dollari, in riferimento al 2021. Potenzialmente si potrebbe arrivare a un valore di oltre 4 miliardi di dollari nel 2027.

Andrea Casati, vice presidente di Growth Capital, ha spiegato che in testa ci sono Taiwan e Vietnam, che coprono un buon 35% del mercato mondiale. L'Asia conta anche il maggior numero di punti vendita. Nel 2020 c'erano 480.000 bubble tea bar solo in Cina. Ma a cosa deve tutto questo successo? Il bubble tea è stato identificato come qualcosa di estremamente piacevole, gustoso e salutare, una pausa fresca e rilassante, con un tocco diverso da una qualunque altra bibita: le bolle.

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Agli italiani piace il bubble tea

E in Italia? Qui il fenomeno è di tendenza soprattutto nelle grandi città. In tutto secondo i dati ci sono circa 160 bar in tutto, ma concentrati soprattutto a Milano, Roma, Bologna, Torino e Firenze. In queste cinque si addensa il 72% del totale del mercato totale. Nello specifico Milano è stata protagonista della crescita più significativa: tra il 2017 e il 2021 i bubble tea bar sono passati da 7 a 40, una crescita pari all’82%. Guardando al mercato italiano globale, al momento ruota attorno ai 30 milioni di euro, ma potrebbe raggiungere i 95 milioni di euro da qui a sei anni.

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