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Sfilate Primavera/Estate 2023

Teste di leone alle sfilate di Parigi: come sono nati gli abiti Schiaparelli al centro delle polemiche

La Maison Schiaparelli ha mostrato in una serie di video come sono state realizzate le finte teste di lupa, leopardo e leone della sua sfilata: il messaggio non è bastato però a placare le critiche.
A cura di Beatrice Manca
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La Maison Schiaparelli ha dato il via alle sfilate di Alta Moda a Parigi con un memorabile show Haute Couture Primavera/Estate 2023-24 ispirato all'Inferno di Dante: in passerella hanno sfilato cappotti con teste di lupa, abiti con criniere di leone e musi di leopardo. Le fiere sono stati ricreate in laboratorio con incredibile maestria artigianale: la casa di moda ha mostrato tutti i passaggi della loro realizzazione, sottolineando che nessun animale è stato sfruttato per la sfilata. Messaggio che però non basta a placare le critiche del pubblico, che accusano Schiaparelli di mandare un messaggio sbagliato.

Come sono state realizzate le teste di lupo, leopardo e leone

Gli animali sugli abiti – leopardo, leone e lupa – sono una citazione quasi letterale del celebre passo dell'Inferno di Dante: un'allegoria dei peccati di lussuria, avarizia e superbia. Gli abiti nascondono anche un omaggio alle origini della Maison e alle creazioni surrealiste della stilista Elsa Schiaparelli, come il celebre vestito da ballo con l'aragosta sulla gonna. Questa volta però non si tratta di stampe, ma di vere e proprie riproduzioni fedeli all'originale scolpite e dipinte a mano: la Maison ha condiviso sui profili social alcuni video che mostrano gli artigiani al lavoro.

Schiaparelli, foto via Instagram
Schiaparelli, foto via Instagram

La base della testa è sta modellata a partire da schiume sintetiche e resine, poi dipinte a mano nei minimi dettagli, con ciuffi di pelliccia sintetica e lana per riprodurre la qualità del mantello delle creature. "Una celebrazione della gloria del mondo naturale", ha scritto la Maison su Instagram. Non tutti però hanno interpretato la sfilata allo stesso modo, anzi.

La testa di lupo di Schiaparelli, video via Instagram
La testa di lupo di Schiaparelli, video via Instagram

Le polemiche sulla sfilata di Schiaparelli

I commenti e le reazioni alle creazioni "animali" di Schiaparelli sono stati molto negativi: ambientalisti e osservatori hanno accusato la Maison di mandare un messaggio sbagliato e pericoloso, cioé di glorificare i trofei dei bracconieri e la caccia a specie protette. La Maison ha aggiunto sui social la scritta "Nessun animale è stato sfruttato nella creazione di questo look", ma non è bastato: i critici sostengono che, seppur finte, le teste di lupo e di leopardo alludano alla violenza sugli animali, un tema molto sensibile in un'industria che non ha ancora rinunciato del tutto all'uso della pelliccia, né tantomeno del pellame.

Il backstage della testa di leone di Schiaparelli
Il backstage della testa di leone di Schiaparelli

Anche gli influencer si spaccano: molte prendono le distanze dal lavoro di Daniel Roseberry – che fino ad oggi non ha avuto altro che elogi – definendolo "irrispettoso", altre, come Chiara Ferragni, devono spiegare nelle storie "Guys, it's fake" ("Ragazzi, è tutto finto!") per rispondere all'assalto dei commenti inferociti.

Schiaparelli Haute Couture Primavera/Estate 2023
Schiaparelli Haute Couture Primavera/Estate 2023

La sfilata di Schiaparelli, nelle intenzioni del suo creatore, era più teatrale che nostalgica dell'epoca delle pellicce, strizzava l'occhio più all'arte cinematografica e alla scultura iperrealista che ai safari, ma nell'epoca di Internet e dei social media basta poco per scatenare un inferno. Non dantesco, ma di polemiche.

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