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Tè della discordia: la scienza suggerisce di aggiungere il sale ma gli inglesi si ribellano

Una scienziata suggerisce di aggiungere un pizzico di sale al tè, per un motivo ben preciso. Ma per gli inglesi l’idea è un oltraggio alla tradizione.
A cura di Giusy Dente
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God save the english tea: questa bevanda per gli inglesi è intoccabile, assoluta protagonista di un vero e proprio rituale pomeridiano diventato iconico in tutto il mondo. Quando si pensa agli inglesi, immediatamente si pensa anche al loro tradizionale tè delle 5 (afternoon tea) momento che tutti amano concedersi nel Paese (e "copiato" poi anche al di fuori dei confini nazionali). Basti pensare che nel Regno Unito ogni giorno se ne bevono circa 100 milioni di tazze! Ecco perché bisogna andarci piano, quando si chiama in causa la bevanda: il rischio è di irritare e non poco la popolazione, che non ama stravolgimenti e teorie estremiste, quando si tratta del loro momento sacro. Per questo motivo, la teoria di una scienziata americana ha scatenato un acceso dibattito e indignato parecchio gli inglesi, scioccati nel sentir dire che nel loro amato tè, bisognerebbe aggiungere del sale!

Perché aggiungere il sale nel tè

Una scienziata americana ha affermato di aver trovato il segreto per preparare una tazza di tè perfetta: aggiungere un pizzico di sale. La ricerca in questione è della professoressa Michelle Francl, professoressa di chimica al Bryn Mawr College in Pennsylvania, autrice del libro Steeped: The Chemistry of Tea, pubblicato dalla Royal Society of Chemistry. Ha suscitato molto scalpore nel Regno Unito: per gli inglesi, questa teoria è un insulto a una secolare tradizione, un vero e proprio oltraggio. "Certamente non intendevo causare un incidente diplomatico – ha detto la scienziata alla BBC – Le mie e-mail stanno impazzendo oggi. Non avevo previsto che mi sarei svegliata per vedere un sacco di persone parlare del sale nel tè".

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Questo ingrediente, in realtà, viene menzionato addirittura nei manoscritti cinesi dell'ottavo secolo, che la professoressa Francl ha analizzato per mettere a punto la sua ricetta a prova di scienza. Non è quindi una novità assoluta, ma lei ha voluto dare un supporto chimico alla teoria. E cosa dice dunque la chimica in merito? La professoressa ha spiegato che il sale agisce come un bloccante del recettore che rende il tè amaro una volta portata l'acqua a ebollizione. Aggiungendo un pizzico di sale da cucina (una quantità davvero minima) si andrebbe quindi a contrastare l'amarezza della bevanda.

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Come si prepara la tazza di tè perfetta

La scienziata nel suo libro ha fornito una serie di linee guida preziose, per preparare una perfetta tazza di tè. Oltre all'aggiunta di sale, ha sconsigliato di scaldare la bevanda nel microonde. Anche questa metodologia per i puristi inglesi sarebbe da considerare illegale, ma è purtroppo molto gettonata altrove, anche per motivi di praticità. Eppure è da evitare: "È meno salutare e non ha un sapore altrettanto buono. Gli americani hanno delle abitudini davvero orribili nella preparazione del tè" ha affermato la professoressa. Ha anche consigliato di prediligere foglie sfuse invece di bustine e di mescolare costantemente la bevanda, in modo da amalgamare bene i sapori.

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Americani VS inglesi: bufera social sul tè

Il suggerimento di Michelle Francl ha innescato molte reazioni sui social: gli inglesi, notoriamente molto affezionati alla loro bevanda, non l'hanno presa benissimo. E persino l'ambasciata americana nel Regno Unito è intervenuta su X per prendere le distanze da questa idea estremista. La dichiarazione è diventata inevitabilmente virale. Nel post si fa riferimento a una proposta definita "oltraggiosa" che mina le fondamenta di una tradizione speciale. "Vogliamo garantire alla brava gente del Regno Unito che l'idea di aggiungere sale alla bevanda nazionale britannica è impensabile e non è la politica ufficiale. E non lo sarà mai" si legge nella nota. Insomma, con gli inglesi si può scherzare su tutto, ma nessuno può mettere l'originale english tea in un angolo! Sarebbero forse accettabili persino le cipolle sui cornflakes a colazione, ma guai a salare la bevanda!

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