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Studio Battaglia, storie di donne vere che vanno a lavoro con le sneakers e poi mettono i tacchi

Stasera va in onda la puntata conclusiva di Studio Battaglia. La costumista Chiara Ferrantini ha spiegato a Fanpage.it come ha modellato su ciascuno dei 4 personaggi femminili uno specifico abbigliamento, che potesse rappresentarne i rispettivi (e diversissimi) caratteri.
A cura di Giusy Dente
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Studio Battaglia, adattamento italiano del legal dramedy The Split, si avvia alla sua conclusione: il pubblico di Rai 1 ha amato moltissimo questa produzione, consegnandola ad ascolti superiori anche a quelli de L'Isola dei Famosi. La serie originale della BBC è arrivata a tre stagioni, dunque chissà se anche questa italiana avrà un seguito. Le riprese sono state effettuate a Milano, soprattutto nelle zone centrali della città tra grattacieli, monumenti simbolo ed edifici di prestigio. Le quattro protagoniste, una madre e le sue tre figlie, si muovono tra aule di tribunali e studi legali: sono donne che si potrebbero tranquillamente incrociare nella quotidianità, nella vita di tutti i giorni. La costumista Chiara Ferrantini si è mossa proprio in questo senso, nel delineare il loro abbigliamento (lavorando assieme a Simonetta Antonucci). Come ha spiegato a Fanpage.it, voleva che risultassero credibili e soprattutto diverse tra loro.

Come si veste Marina Battaglia

Lunetta Savino nella fiction interpreta Marina Battaglia, una donna che ha cresciuto da sola le sue tre figlie: Anna (Barbara Bobulova), Nina (Miriam Dalmazio) e Viola (Marina Occhionero). L'attrice si è ispirata, per dare corpo al personaggio, un po' alla Miranda Priestley de Il Diavolo veste Prada e un po' a Glenn Close nella serie Damages. Chiara Ferrantini aveva le idee molto chiare su come vestire questo avvocato, differenziandolo dalla gemella inglese: "Nella serie originale è l'avvocato classico: porta camicie col fiocco col collo, il tailleur grigio. Molto Margaret Thatcher. Per me invece era la signora Miuccia Prada: classica ma misurata, sobria e milanese. Lei raramente porta delle giacche: ha sempre spolverini, trench. Ha un suo carattere quando si veste".

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Perché Marina Battaglia ha i capelli grigi

Lunetta Savino nella serie ha una parrucca di capelli grigi: "È una donna adulta, che si cura, determinata e sicura di sé e quindi una donna che poteva portare i suoi capelli naturali". Il motivo è presto spiegato: "Affinché potesse essere diversa dalla solita signora ben fonata e per dare questo messaggio: donne, cerchiamo di essere orgogliose anche dei nostri capelli, senza fingere. Marina è intelligente e senza filtri, con lei si poteva dare un segno forte. È una donna che interpreta se stessa: orgogliosa della sua età, della sua vita e quindi naturale, ma bella". Ovviamente, il grigio dei capelli ha permesso di giocare con le tonalità dei vestiti: "C'era bisogno di colorare, non solo l'abbigliamento, ma anche la vita! Ecco perché ci siamo spinti su colori forti, che stessero bene con incarnato e pettinatura". 

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Il significato dei look della famiglia Battaglia

Le tre sorelle Battaglia sono molto diverse tra loro e molto diverso è quindi anche il loro modo di vestire. A proposito di Anna, Chiara Ferrentini ha spiegato: "È il sinonimo dell'avvocato: tailleur pantaloni, gonna e maglia, giacca e camicia. È quella equilibrata, impeccabile ma semplice e mai eccessiva, coi capelli sempre a posto. Anna è una che va a togliere piuttosto: ha tanto altro da fare, è pratica". Nella famiglia Battaglia quella più trendy è Nina: "È quella che esce un po' dagli schemi: giacche oversize, T-shirts coi jeans e la giacca di pelle. È quella single che vive anche i locali notturni, che va a fare l'aperitivo con le amiche. Rappresenta la Milano delle ragazze di 30-35 anni che vanno in giro. Se Anna è classica, Nina è quella che segue la moda". Viola è invece uno spirito libero: "È quella che si veste all'usato, che combina i capi: è passionale e semplice, diretta. Fa quello che le piace, mette quello che le piace purché la faccia stare bene. Ha altro per la testa: un giorno si fa ispirare dal colore, un giorno da un'altra cosa. Vive nel suo mondo". 

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Studio Battaglia, storie di donne vere

Chiara Ferrantini in Studio Battaglia ha potuto prendere come spunto nient'altro che la contemporaneità. La serie racconta di storie vere, racconta le vite di donne toste inserite in un contesto anche molto maschile, dove si impongono e si fanno valere. Il loro abbigliamento riflette queste personalità, che sono quelle delle donne di oggi: "Basta sedersi in un bar e guardare la gente che passa: e incontri Marina, Anna, Nina, Viola. Il personaggio nasce mano a mano, si costruisce di giorno in giorno". E cosa fanno oggi le donne giorno dopo giorno, dovendosi destreggiare tra lavoro, famiglia, spesa, figli, palestra? Indossano scarpe basse! La costumista ha pensato anche a questo: "Nessuna di loro ha tacchi altissimi, perché camminano. Nella serie non si coglie magari, ma Nina va a lavoro con le scarpe da ginnastica e poi si mette i tacchi. Come un ambiente lavorativo di qualunque grande città".

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