Storia e segreti del premio Oscar: perché la statuetta si chiama così e ha questa forma
Chi lavora nel mondo del cinema, non può che pensare al premio Oscar, come punto di arrivo massimo della propria carriera. Il riconoscimento è il più prestigioso del settore, conferito di anno in anno (a partire dal 1929) in diverse categorie e consegnato durante una cerimonia che viene seguita da tutto il mondo. Sono tanti gli italiani che hanno stretto tra le loro mani la fatidica statuetta: non solo attori e registi, ma anche altre figure come compositori di colonne sonore, costumisti, truccatori, che hanno tenuto alto l'onore del talento creativo italiano. Tutti sappiamo che forma ha il premio, ma non tutti invece sappiamo il motivo, né il significato di questo nome.
Il significato del nome
La famosa statuetta ha non solo l'aspetto umano, ma anche il nome. In realtà, il nome ufficiale completo sarebbe Academy Award of Merit, ma tutti (Academy compresa) l'hanno sempre chiamata Oscar, soprattutto dagli anni Quaranta in poi. Oscar, secondo la leggenda, sarebbe proprio un riferimento a una persona realmente esistita. Si racconta che il premio sia stato chiamato così, col nome proprio di una persona, a causa dell'esclamazione di Margaret Herrick, impiegata all'Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
Pare che, vedendo la statuetta su un tavolo per la prima volta, abbia detto: "Assomiglia proprio a mio zio Oscar", riferendosi a Oscar Pierce. C'è anche una seconda versione dei fatti. Il nome sarebbe opera di Bette Davis, famosissima attrice nonché presidente dell'Academy nel 1941: pare che abbia nominato così il premio in omaggio al suo primo marito, il musicista Harmon Oscar Nelson.
Perché il premio Oscar ha una forma umana
Che il premio Oscar sia fatto d'oro, è solo una leggenda, In realtà, il materiale è il bronzo, placcato in oro 24 carati. Non è stato sempre così, nella storia del riconoscimento, dunque dagli anni Trenta in poi. Durante gli anni della seconda guerra mondiale (1942-1945) fu realizzata in gesso, data la carenza di metallo. La statuetta è alta 34 centimetri, pesa 4 kg e ha un valore commerciale di 300 dollari. Il disegno della statuetta si deve a Cedric Gibbons, direttore artistico della compagnia cinematografica Metro-Goldwyn-Mayer. Il calco, invece, è opera dello scultore George Stanley.
Rappresenta un uomo dal corpo atletico e forte che stringe in mano una grossa spada scintillante. Una parte della sua testa è tagliata ed è poggiato su un rullo di pellicola cinematografica. Questa bobina ha 5 raggi, che rappresentano le 5 categorie originarie: attori, registi, produttori, tecnici e sceneggiatori. Dunque, è il simbolo dell'industria cinematografica, celebra i talenti di queste persone mosse da talento, genialità e creatività. La figura intera è poggiata su una base nera di marmo.