Stefano De Martino con la stessa camicia ad Affari Tuoi, il conduttore spiega il perché
L'avventura di Stefano De Martino ad Affari Tuoi si sta rivelando un successo. Puntata dopo puntata sta dimostrando tutte le sue qualità di conduttore, doti che il pubblico apprezza in uno show come questo: è spigliato, ironico, si fa coinvolgere ma mantenendo sempre un certo equilibrio e dà sempre il suo tocco al racconto. Ogni serata, la storia è sempre diversa da quella precedente e bisogna saper stare al gioco, ai suoi imprevisti, alle sue sorprese, al crescere della tensione. La Rai sta investendo molto su di lui: è stato un grande passo affidargli il programma che fu di Amadeus e offrirgli un contratto di tre anni. Qualcuno ha visto l'ombra della destra su questa promozione, ma lui ha subito chiarito: "Onestamente io non conosco nessuno in politica. La mia vera raccomandazione è il pubblico". In questi anni si è dato da fare per migliorare, ma la propensione al lavoro non gli è mai mancata, neppure quando da ragazzino guadagnava i primi soldi facendo il cameriere e il parcheggiatore. È lì, che ha imparato una lezione importante, di cui fa tesoro ancora oggi. Lo ha raccontato intervistato da Gianluca Gazzoli.
Lo stile di Stefano De Martino ad Affari Tuoi
In ogni puntata di Affari Tuoi, il conduttore sta scegliendo uno stile perfettamente riconoscibile, si veste sempre nello stesso modo. La sua è quasi una divisa: camicia bianca aderente con le maniche arrotolate, pantaloni neri, cravatta, sempre senza giacca (che era invece il capo irrinunciabile di Amadeus). Immancabile un accessorio: non toglie mai l'orologio. Porta al polso un modello di Cartier. Questo è l'outfit che lo rappresenta, in cui si sente a suo agio, difatti lo proponeva anche a Stasera tutto è possibile. È un look che da un lato rende onore al ruolo formale che ricopre (in una fascia oraria anche importante), ma dall'altro porta in studio anche una ventata di freschezza. La cravatta è segno di ricercatezza maschile, così come l'intramontabile black&white, qui declinato in modo più casual. Ma perché Stefano De Martino è così fedele a questo look?
Il passato da parcheggiatore di Stefano De Martino
In un'intervista rilasciata a Gianluca Gazzoli, Stefano De Martino ha raccontato di quando, da piccolo, frequentava tutti i giorni il bar di famiglia. Quell'esperienza gli è servita moltissimo:
Il contatto con il pubblico ce l'ho avuto da subito. Il bar è un luogo molto democratico, perché il caffè lo prendono tutti. Vedevo mio padre modulare. Prendeva di petto lo scugnizzo che voleva rubare il gelato, ma senza essere antipatico: perché lo scugnizzo lo perdoni, ma gli devi dare la strigliata. E poi si relazionava con persone più grandi e facoltose. Così anche mio nonno. Tra tutte le cose che ho fatto, è quella che mi sono ritrovato di più, perché nel nostro mestiere incontri gente di tutti i tipi, devi saper stare a tavola un po' con tutti. È una grande risorsa.
Poi ha lavorato come parcheggiatore, da ragazzino, per guadagnare i primi soldi. Ha ricordato divertito la sua prima volta, che gli è valsa un insegnamento che ancora rispetta:
Non sapevo come vestirmi. Ero abituato a mio nonno sempre molto formale, in abito al bar. I miei abiti da lavoro, da cameriere, erano camicia bianca e pantaloni neri, a volte con cravatta o gilet. Visto che dovevo stare nel parcheggio di un ristorante vado a lavoro così: camicia bianca a pantaloni neri. Il mio collega era con la tuta bucata ed era dichiaratamente il parcheggiatore: io venivo scambiato per il figlio del gestore, perché stavo vestito tutto preciso! Quella sera ho guadagnato zero, davano le mance tutte a lui e guadagnava molto più dei camerieri! Il sabato successivo sono tornato con la tuta più brutta che avevo, l'avevo utilizzata per dipingere casa. Facevo schifo! Ragazzi, ogni lavoro ha la sua divisa.
E lo sta dimostrando anche ad Affari Tuoi.