Star con la memoria corta: collaborazioni dopo le dichiarazioni d’odio (Miley Cyrus è solo l’ultima)
Dolce&Gabbana chiama Miley Cyrus per l’eyewear. La Maison ha presentato la nuova collezione per l'Autunno-Inverno 2024/25, che vede protagonista proprio la cantautrice americana, affiancata dall’attore e modello Matthew Noszka. La regia è di Mert Alas, la location è Los Angeles, città di cui viene colta l'anima più glamour, sofisticata e affascinante, in un'ambientazione un po' noir carica di mistero, in un gioco di luci e ombre. La cantante era stata scelta anche per la campagna Primavera/Estate 2024 presentata a marzo scorso. La nuova campagna è stata studiata per mettere in risalto quei codici stilistici che la Maison propone da sempre, che ha fatto suoi, che propone come tratti distintivi, dunque uno stile audace e seducente da vera diva. Strano che Miley Cyrus si sia riconosciuta nel marchio e nei suoi valori al punto da diventarne il volto, visto che fino a pochi anni fa si era espressa molto duramente nei confronti del brand che ora rappresenta con la sua faccia.
Quando la memoria è corta
Era giugno 2017. Dolce&Gabbana aveva scelto di vestire l'allora first lady Melania Trump, attirando su di sé diverse critiche. Tra coloro che si erano duramente espressi contro il marchio c'era stata Miley Cyrus, che in un post aveva attaccato senza mezzi termini Stefano Gabbana e Domenico Dolce. Poche parole, ma inequivocabili: "D&G, sono molto disaccordo con le tue politiche, ma appoggio lo sforzo dell’azienda di celebrare i giovani artisti e fornire una piattaforma in grado di far brillare la loro luce, in modo che tutti possano vederla". Il riferimento era a suo fratello minore Braison, modello che dolce&Gabbana aveva fatto sfilare in passerella pochi giorni prima alla Milano Fashion Week.
Il bastone e la carota insomma, come a dire: bello che facciate sfilare giovani promesse della moda, ma siete comunque una Maison che non stimo per certe scelte. Le scelte in questione, visto il periodo, potrebbero essere riconducibili appunto alla vicinanza con Melania Trump: la cantante non ha mai fatto mistero della sua poca simpatia nei confronti di Donald Trump. Stefano Gabbana in quell'occasione aveva voluto rispondere, per chiarire la posizione della sua azienda: "Noi siamo italiani e della politica non ci interessiamo, di quella americana ancora meno! Noi facciamo abiti e se tu pensi di fare politica con un post sei semplicemente un’ignorante. Non abbiamo bisogno dei tuoi post e dei tuoi commenti. La prossima volta ignoraci per favore".
Casi precedenti simili a quello di Miley Cyrus
La famiglia Kardashian è nota per essere in rapporti di grande amicizia con la Maison italiana. Gli attestati di stima, di recente, non sono mancati. La Casa di moda ha eletto Kim Kardashian a sua musa: l'imprenditrice si è cimentata come stilista per la Casa di moda, dando un contributo nella realizzazione dei capi per la collezione Primavera/Estate 2023 e ha fatto anche da curatrice dei look in passerella. Non solo: Dolce&Gabbana ha realizzato l'abito da sposa di Kourtney Kardashian e al matrimonio ha vestito l'intera famiglia. Tutti hanno indossato solo abiti del brand. Eppure questa amicizia non è sempre stata così idilliaca. In passato Stefano Gabbana ha scritto sotto una foto delle Kardashian riunite: "The most cheap people in the world", dunque qualcosa come "Le persone che valgono meno al mondo". Nonostante questo incidente di percorso, hanno trovato il modo di venirsi incontro siglando un patto commerciale, una partnership lavorativa, ossia un accordo economico insomma.
Ovviamente non mancano casi anche inversi, ossia partnership andate distrutte nel momento in cui non c'è più stata reciproca fiducia, condivisione di valori: anche a costo di rimetterci molti soldi, ma pur di ripulire l'immagine. È il caso di Balenciaga che nel 2022 ha sospeso immediatamente i suoi rapporti di collaborazione con Kanye West in seguito ad alcune sue infelici esternazioni. Una dichiarazione controversa sui rapporti tra Cina e Tibet è costata cara anche a Sharon Stone, che nel 2008 era il volto pubblicitario di Dior in Cina, ma la Maison fece un passo indietro sul suo ruolo.
Tornando a Miley Cyrus, è come se domani ci ritrovassimo Selena Gomez su un cartellone pubblicitario della Casa di Moda: Stefano Gabbana commentando una sua foto ha scritto "È proprio brutta". Ma dimenticando questo dettaglio chissà, magari anche lei sceglierà di dare il suo volto alla Maison.