Simone Biles criticata per i capelli in disordine alle Olimpiadi: la risposta della ginnasta
Alle Olimpiadi di Parigi, la finale di Ginnastica artistica del 30 luglio ha regalato grandi emozioni all'Italia. Le "fate" sono riuscite a conquistare una medaglia d'argento che mancava da quasi un secolo: un'impresa che passa alla storia. Il primo posto lo ha conquistato invece il team statunitense. La squadra degli USA ha schierato le sue atlete migliori, compresa ovviamente Simone Biles. La ginnasta è considerata una delle più grandi di tutti i tempi, una fuoriclasse. Nella precedente edizione dei Giochi si era ritirata dalle gare e aveva annunciato un necessario periodo di stop: ha voluto tutelare la salute mentale, rendendosi conto del progredire di preoccupanti fenomeni di ansia, durante le gare. Parigi 2024 segna il suo ritorno in splendida forma. Eppure c'è chi, davanti al suo talento sovrumano, si è fatto distrarre dal dettaglio dei capelli, soffermandosi sull'acconciatura in disordine…
La risposta di Simone Biles agli haters
La stella della ginnastica ha gareggiato prima con un body scintillante tempestato di cristalli, poi con un altro a stelle e strisce dal messaggio profetico. Assieme alle sue compagne nella finale di squadra, ha portato a casa la medaglia d'oro. Eccezionale la sua prestazione atletica, eppure gli haters hanno preferito soffermarsi su altro. L'atleta è stata criticata per l'acconciatura: il modo in cui aveva legato i capelli durante la finale, l'ha messa al centro di alcuni commenti sgradevoli a cui ha prontamente risposto. Non è rimasta in silenzio.
Nelle Instagram Stories ha scritto: "La prossima volta che volete commentare i capelli di una ragazza di colore, non fatelo". Ha poi spiegato che certe osservazioni le sono sembrate fuori luogo. Le hanno fatto notare che avrebbe dovuto fissare meglio la chioma, usare del gel, ma pur avendo sistemato perfettamente i capelli nel villaggio olimpico, ha sottolineato che ci sono stati poi dei comprensibili problemi dovuti al viaggio in autobus di 45 minuti senza aria condizionata, che ha rovinato il tutto.
"Fa circa 9.0000 gradi" ha scritto. L'atleta in passato ha molto sofferto per il body shaming: le critiche e gli stereotipi hanno avuto un forte impatto sul suo equilibrio mentale. Affronta l'argomento anche nel documentario Netflix a lei dedicato, in cui dice: "Le persone sono troppo a loro agio nel commentare le cose. Lo standard di bellezza, tutto, è semplicemente troppo". In una precedente intervista con Elle, pubblicata il 17 luglio, si è soffermata proprio sul rapporto complesso coi propri capelli, che non ha sempre amato, essendo cresciuta senza qualcuno che le insegnasse come sistemarli correttamente.
Ha imparato tutto da sola, documentandosi su Internet: "È davvero prezioso avere accesso a queste piattaforme. Mi preoccupavo molto che i miei capelli venissero considerati non professionali. Ma ora non me ne vergogno più". La sua chioma al naturale è stata criticata spesso anche in passato, giudicata sciatta e disordinata: "La maggior parte delle reazioni negative che riceviamo provengono dalla nostra stessa comunità, il che è un peccato. Non mi interessa davvero se i miei bordi non sono lisci. Ho capito e mi rendo conto che devo prendermi cura del mio aspetto fisico e mentale. Sto finalmente imparando ad amare i miei capelli, la consistenza che hanno e gli stili che posso realizzare".