Siamo in piena Cuffing Season: perché in autunno andiamo alla ricerca dell’anima gemella
Bisogna giocare d'anticipo: manca poco più di un mese al Natale, l'occasione perfetta che i parenti impiccioni hanno per fare domande scomode del tutto non necessarie. Per prevenire il silenzio al fatidico "E il fidanzato?" tocca attrezzarsi in tempo già da ora: è il momento di trovare un partner, così da arrivare sotto il vischio accompagnati e non ritrovarsi da soli a fissare il vuoto, sotto gli sguardi della famiglia impietosita. Non è un caso che proprio l'autunno sia la stagione in cui tutti si mettono alla ricerca dell'anima gemella: è il periodo in cui si sente più bisogno di avere qualcuno accanto, che si tratti della propria metà per la vita o di un compagno di passaggio. Si parla di "cuffing season".
Che significa cuffing season
La traduzione letterale rende bene l'idea, pur estremizzandola. Sì c'entrano delle manette, ma non sono quelle delle pratiche bondage. "Cuffing season" infatti significa "stagione dell'ammanettamento" e fa riferimento proprio a quel desiderio di fare coppia che con la stagione fredda si fa sentire con particolare prepotenza. In autunno e in inverno complici diversi fattori ci sentiamo più propensi alla vicinanza con l'altro, ad avere una relazione, ma non necessariamente sentimentale. Via le etichette, ciascuno intende i rapporti interpersonali come meglio crede: che si tratti di una frequentazione romantica, di una storia platonica, di una friendship with benefits (la più pericolosa se non si conoscono i rischi). Come spiega molto chiaramente l'Urban Dictionary:
La cuffing season coincide con il periodo più freddo dell’anno e le persone hanno voglia di trascorrerlo con qualcuno che si prenda cura di loro, che trascorra del tempo con loro.
Perché questa è la cuffing season
Non si può scomodare la scienza, perché studi specifici al riguardo non esistono, eppure qualche ipotesi si può comunque formulare per spiegare la relazione tra stagione fredda e cuffing season. La biologia ci dice che quando le giornate si accorciano, fa presto il buio e le temperature si abbassano, parallelamente è più facile che le persone si sentano tristi. Di base c'è un calo di serotonina, ormone responsabile della propensione a cercare conforto fisico ed emotivo tra le braccia altrui. C'è qualcosa di primordiale in tutto questo: è quell'antico istinto di sopravvivenza, che porta a stare in due per darsi calore e protezione a vicenda, per essere meno vulnerabili agli occhi del nemico, del predatore. Sempre a proposito di ormoni, stare "ammanettati" significa avere un contatto fisico: tenersi per mano, abbracciarsi, coccolarsi abbassa il livello di cortisolo (associato a pressione alta e irritabilità) e aumenta il rilascio di ossitocina (che migliora l'umore, rende felici, fa sentire rilassati).
Scienza a parte, qualche dato lo offrono invece le app di dating, ormai strumenti gettonatissimi quando si tratta di cercare un partner, che sia per la vita o solo per una notte. Il boom di iscrizioni e di attività sulle piattaforme si registra proprio in questo periodo: tutti si danno da fare, aggiornano i profili, si impegnano a fare match e rimediare appuntamenti. I dati di Tinder di qualche anno fa, parlavano di un aumento degli Swipe medi giornalieri e dei messaggi pari al 13% e 12% rispetto alla primavera.
Che succede quando finisce la cuffing season?
Uno studio di The Girls Chase ha scoperto che 2/3 relazioni cominciate nella cuffing season finiscono entro giugno. Il rischio è quello di cominciare un'avventura di cui non si è convinti o peggio di "accontentarsi" di un partner poco compatibile, solo per potersi sentire meno soli. Di base, è il fare i conti con se stessi ciò da cui si vuole scappare, è la paura di ritrovarsi faccia a faccia con ciò che si è realmente: la solitudine spaventa e quindi tutti cerchiamo, più o meno consapevolmente, di riempire questo vuoto. C'è chi lo fa con storie di breve durata, chi impegnandosi per portare avanti una relazione seria. L'accordo tra le due parti è fondamentale per non avere delusioni, per viversi il momento per ciò che è, senza aspettative eccessive né pressioni sull'altro. Può essere la storia d'amore della vita o la scappatella di una sera, ma che sia di qualità, che sia di arricchimento, invece che farci sentire ancora più tristi. L'inverno è una stagione davvero troppo fredda per passarla da soli, ma meglio condividere la coperta solo se ne vale la pena.